mercoledì 31 ottobre 2012

Sono talmente fuori dal mondo in questo periodo che potrebbero dirmi che in Sicilia ha vinto un gay dichiarato che è stato sindaco di Gela e io ci cascherei con tutte le scarpe.

Continuo a non capire tutta questa premura nel dichiararsi cattolici oltre che gay, come a dire: ho questa debolezza e abbiate la bontà di apprezzare la mia onestà intellettuale, ma state tranquilli, c'è la mia fede cattolica a garantire per me (meglio un mafioso etero che un gay ateo). Cazzo me ne frega a me che sei cattolico, basta che sei onesto e poi, fosse garanzia di onestà l'essere democristiani... siamo un popolo di imbecilli.

domenica 28 ottobre 2012

Jamila, 19 anni, viene dalla Nigeria, vorrebbe fare la cantante, il suo primo cliente a 17 anni e con quello dentro si è guardata intorno. Silvio Berlusconi, 76 anni, voleva fare il Presidente del Consiglio, il primo seggio nel '94, speravamo l'avesse mollato ma da dentro si sta guardando intorno. Choosy: vite parallele. (credo che Berlusconi lascierà definitivamente il campo solo quando la quantità di cerone per renderlo presentabile alle telecamere supererà il costo della dirette televisive, a quel punto non saranno i magistrati ma i tecnici delle luci a mettere la parola fine).


venerdì 26 ottobre 2012

"Ma a te non si sa mai come prenderti, non offri appigli". Guarda, io un'idea a cosa ti puoi appigliare ce l'avrei (tra me e l'umanità ci dev'essere un misunderstanding grosso così).

giovedì 25 ottobre 2012

M'è anche scappato che esiste per me un'equivalenza fra politica e pornografia. Ecco, non è mica una frase ad effetto, anzi, forse ho fatto un torto alla pornografia, soprattutto a quella amatoriale. Ci si dovesse mai attivare per organizzare un torneo di pompini, ma dovrei forse considerarlo meno etico delle primarie del Pd o del Pdl? E' già da un po' che il chiacchiericcio politico è diventato più osceno delle pompe e sia detto questo al netto dei vari festini e dei leggendari bunga bunga. Per cui c'è più onestà intellettuale in una pompa che in una promessa elettorale e sfido chiunque a smentirmi.
La cosa buffa è che Berlusconi si è ritirato dalla politica visibile e io buco la notizia. D'altronde è oramai evidente che questo non è più un blog di notizie ma è ridiventato un diario personale. Quindi la notizia mi lascia più indifferente di quanto avessi pensato e secondo me è la nemesi più giusta. Ho seppellito Craxi, Andreotti e Forlani, ora pare che abbia seppellito pure Bossi, D'Alema e Berlusconi, spero in futuro di poter seppellire anche Renzi, Casini e Alfano. No, ora che ci penso, Alfano si seppelisce da solo. Ecco, allora spero di poter seppellire anche Grillo (che tanto l'avevo già seppellito come comico). Io credo ancora nella politica, ma non in quella italiana. Del resto quando un paese non ha una propria coscienza civile inutile perdere tempo ad insegnargliela, lascio l'incombenza ai cosiddetti giovani, che sono così bravi, con tanti auguri di una presta guarigione.

mercoledì 24 ottobre 2012

Ecco, a volte provo l'irresistibile desiderio di seguire l'esempio di quest'uomo, nel rifugio del bancario diventato eremita. Dico, ma perché dovete cacare il cazzo riportandolo alla vita di prima? Ah, certo, la famiglia. La famiglia è una delle cose più deleterie di questo mondo, l'infezione originaria. Ma viveva in una pagliara, dormiva sopra un materassino, con un ombrello al posto del tetto, senza telefono! (ovvero senza nessuno che rompeva le palle, Dio che paradiso!). Ho una predilizione per le cucce e siccome non c'è verso di predisporne una per due, finirà che me la farò per me solo, il mio posticino caldo (a ritagliarsi un posto in questo mondo a volte ci si sente degli impostori).

martedì 23 ottobre 2012

Ah non guardate me, io sono choosy solo in fatto di donne e infatti si vede. (la Fornero è simpatica come due dita nel culo... con la sabbia, però). (non disprezziamo le dita nel culo, che tra loro e la Fornero non c'è partita).

lunedì 22 ottobre 2012

Quando sono abbastanza tranquillo e in pace con me stesso non so cosa scrivere, per cui scrivo 'ste due righe per dire che sono abbastanza tranquillo e in pace con me stesso, al momento (e che conviene mettere il fieno in cascina).

venerdì 19 ottobre 2012

Comunque Renzi, per averne solo un paio in meno di me, li porta veramente male, lasciatemelo dire. E a chi mi farà notare che sono vecchio e che certi discorsi non me li posso più permettere, io gli ricorderò che casomai un rottame sarà lui e che io a trentanove anni avrei anche l'età giusta per rinnovare i quadri di un importante partito politico italiano in qualità e in veste ufficiale di giovane. Dunque prendiamo Renzi come misura, come spartiacque, come pietra di paragone: chi è della sua generazione è ancora giovane, tutti gli altri sono "i vecchi" (voglio dire, anche quando Renzi ne avrà ottanta). (Renzi si scordi l'Atari quando diventerà Presidente del Consiglio).
Renzi: tiritiri?
D'Alema: taratara.

D'Alema dice che non farà il nonno ai giardinetti, sciagurato, non c'è niente di più bello che fare il nonno a tempo pieno. Un nipotino ti riempie le giornate, di dona una seconda giovinezza, ti fa sentire più utile del Copasir. Del resto certe risposte dimostrano una volta di più quanto i politici siano pieni di sé. Massimo, per me puoi portare i nipotini ai giardinetti quando vuoi, e pure il cane, guarda che non mi offendo, non mi sento più solo come cittadino se un po' di tempo te lo prendi per andare ai giardinetti, anzi, ti rende anche più umano, ti avvicina di più ai cittadini, più della barca. Vedi tu.
Mi ha fatto bene la settimana in Germania, sono tornato con una specie di fuoco dentro, un fuoco tranquillo che mi illumina e che mi ricompensa per tutto quello che ho patito quest'estate, beninesto, per colpa mia. Ci si perde a vivere sempre nello stesso posto, nei circoli viziosi. Ho capito molte cose. Primo: che non voglio veramente vivere con una donna e in effetti tutte le volte che ci vado vicino qualcosa mi trattiene e mando tutto all'aria. Secondo: che attiro gli uomini e che tutte le volte che ci vado vicino (non faccio fatica con gli uomini, mi cercano loro, questo significa che gli uomini intuiscono meglio delle donne certe qualità nascoste) qualcosa mi trattiene e rimando tutto all'aria. Terzo: che quelle più giovani di me sono troppo sceme e non abbastanza sviluppate per apprezzarmi, mi trovo meglio con quelle più grandi, che in me ci vedono un figlio (magari di un altro). Anche loro mi cercano e pensare che fino a ieri le buttavo via... ho un paio di capelli grigi, mi sento pronto per una grande, mi sento pronto per una big. Per la prima volta l'idea non mi dispiace e potrei anche vincere la mia naturale diffidenza per un nido caldo e accogliente che ha già fatto più di un tagliando, l'usato sicuro, l'usato garantito (m'hanno pure detto: stai all'occhio che quelle c'hanno fame... ecco, io sarò il frutto che sazierà quella fame, io sarò il pane e anche il companatico). (dai, non sono poi così vecchio, ne ho solo un paio in più di Renzi).

mercoledì 17 ottobre 2012

La ritrovata serenità, dipendente dal fatto che finalmente non mi struggo più per nessuno. Lo so, morirò solo e dimenticato, nessuno mi scriverà lettere d'amore, nessuno si ricorderà di me. Ma tanto, non ci capiamo io e le donne, anzi, io e l'umanità. E sinceramente quando torno a casa la sera, che già fa buio, con la prospettiva di mettermi a leggere sotto le coperte, io, solo dentro una stanza e tutto il mondo fuori, be', è bellissimo. Direi che sono definitivamente guarito rientrando nella mia malattia. Che oramai mi caratterizza, costringersi ad essere un altro è una gran brutta esperienza che spero di non ripetere più.

martedì 16 ottobre 2012

Ad Halle, in Westfalia, ammirando una casetta in stile germanico, m'è venuta voglia di leggermi Tolkien. Per troppi anni mi sono tenuto lontano dalla saga dell'anello più per pregiudizio che per altro, ed ora che l'ho iniziata non riesco più a smettere. A mia discolpa posso dire che ho letto anche Gadda. E Severino. Fa brutto se mi leggo Tolkien a quarant'anni? Anche perché sono uno storico giocatore di LotRo ed è appena uscita l'espansione... eh, lo so, ognuno ha le sue debolezze: in un buco nel terreno viveva un blogger.

lunedì 15 ottobre 2012

Se non sai crescere tuo figlio, rinuncia, inutile chiamare i carabinieri, il problema è nel manico. E se non sai governare un paese, rinuncia anche a questo, inutile tirarsi su le maniche (e qui mi riferisco a pippiritto e pallemosce) o spalmarsi in testa il lucido delle scarpe (e qui mi riferisco all'altro, quello basso), se non si è capaci non metteteci le mano che rischiate di far danno. Ci vorrebbe qualcuno che sappia da che parte prenderlo, questo paese, ci vorrebbe qualcuno che sappia alternare in giuste dosi dolcezza e mano ferma, ci vorrebbe la Tata Lucia, questo non è mica un paese adulto. La disciplina, ma rigorosamente democratica. Alla sera tutta la famiglia si riunisce a tavola, i bambini si alzano solo quando hanno finito la pappa e votano per il genitore che ci sa più fare, quel genitore ha diritto di crescere il bambino per la durata di un mandato, al termine del mandato il bambino decide se rinnovargli la fiducia o scegliere la mamma, il papà, i nonni, la zia, ecc. Io scelsi i nonni, e scelsi bene.
Che dire, fossi stato in Veltroni avrei aspettato che mi licenziassero per usufruire degli otto mesi di sussidio di disoccupazione al 60% dello stipendio lordo e della piccola mobilità per via degli sgravi fiscali al datore di lavoro, magari qualcuno se lo pigliava, il rottame, ma lui ha preferito il bel gesto... il solito fesso.

domenica 14 ottobre 2012

Chi mi segue dai tempi di Splinder sa che una volta fondai per scherzo un mio partito: L3 - Laici, Laburisti e Libertari. Ora vengo a sapere che anche Giulio Tremonti ha fondato il suo movimento: 3L - Lista Lavoro e Libertà. Non sono arrabbiato, ci mancherebbe, il mio era solo uno scherzo, però significa che l'idea era quella giusta. Che poi Tremonti voglia rinverdire i fasti del socialismo democristiano come ai bei tempi del pentapartito, be', si tratta solo di un dettaglio politico, io mi riferivo al dettaglio tecnico: vanno forte le L in politica.

sabato 13 ottobre 2012

Improvvisamente, dietro la sagoma frastagliata di un bosco, ci appare un'enorme pala eolica, maestosa nella sua lenta rivoluzione attorno al suo perno, imponente come un fangorn, il pastore degli alberi. Un disturbo emotivo, che provoca una disfunzione nella percezione delle grandezze. Le livree dei veicoli commerciali, ispirate ai panciotti degli schutzen, i bersaglieri tirolesi. Nel porto di Amburgo costruivano astronavi, la fiancata di tribordo del Galactica. Ad Halle, o per meglio dire a Brea, la città degli uomini, ho visto Frodo che comprava una sciarpa. Al ristorante della Paulaner, vicino a un distributore della Shell, ho mangiate patate al forno a forma di minareto e l'insalata con la panna, ma mi piace tutta la cucina tedesca, anche quando è spericolata. Le marmellate, poi, con il burro spalmato sui panini al sesamo e quella predilizione per i sapori dolci e fruttati. Al McDonald's il Big Mac è servito con una salsa arancione che dovrebbe essere di soja ma in realtà è di qualcos'altro, fra gli ingredienti la soja appare solo fra parentesi. Sapeva di Germania. (dentro di me c'è un tedesco, sono uno di loro, forse per via delle mie ascendenze venete).

giovedì 11 ottobre 2012

Randersacker è vicino a Würzburg, tanto perché lo sappiate. In questi giorni sono andato calando: la deliziosa Ochtrup, la meravigliosa Amburgo, in cui ho lasciato un pezzo del mio cuore, poi la deprimente Westfalia e ora questo angolo di strano meridione in salsa tedesca. Per arrivarci abbiamo fatto una coda di tre chilometri (tempo di percorrenza: un'ora) per via di certi lavori di asfaltatura dell'autostrada alle dieci di sera, roba che se lo fai a Napoli minimo scendeva uno della camuorra e gli sparava in culo (i tedeschi più scendi e più sono pasticcioni, è la legge del terùn). Solo alle tre del pomeriggio ero nella metropolitana Dusseldorf a prendermi qualcosa da mangiare presso la locale stazione dei treni (dio come sono belle le tedeschine, pensieri lubrici e lascivi, ora capisco tante cose), mentre adesso sono rannicchiato sotto un sottoscala a scrivere sotto la fredda luce di una lampadina a basso consumo in un paesino sperduto nel nulla (però l'albergatore è simpatico, sembra un vecchio hippie scampato alla guerra di secessione). Ah, la dura vita del commesso viaggiatore!

mercoledì 10 ottobre 2012

Questo paesino in Westfalia invece sembra quello in prov. di Mantova dove sono cresciuto, un proseguimento della padania con altri mezzi, preferisco la grande città. Comunque oggi meritato riposo.

martedì 9 ottobre 2012

Ochtrup mi sarà pure rimasta nel cuore, ma Hamburg è una città meravigliosa, un porto maestoso, stazioni dei treni che sono cattedrali gotiche. Lasciate stare, l'Italia mi sembrerà molto più piccola al mio ritorno, sono nato per l'archittettura del nord, mi sento a casa. Più tardi andiamo a mangiare qualcosa. Dal cliente ho pure fatto colpo, sul gay ovviamente. Simpatico. Caloroso. Poi dicono che i tedeschi sono freddi. Mica tutti. [verso la Westfalia, ci sentiamo, internet permettendo].

lunedì 8 ottobre 2012

Ochtrup è un delizioso posticino vicino all'Olanda, un misto fra un outlet e il paesino di Babbo Natale. Mangiato pizza da Bruna, gentilissima signora della Sardegna (pure interista) con un simpatico cagnolino, quindi albergo carino con connessione in camera e servizi impeccabili. La Germania vista dall'autostrada è una Milano-Como-Brescia con poche aree di servizio, in compenso i ragazzi alla cassa gentili e molto perspicaci nell'intuire la nostra nazionalità, ci salutano con un ciao. Ho notato pure che in Germania è pieno di paesini che si chiamano Ausfahrt e guarda caso ci si arriva uscendo sempre sulla destra. [domani giornata piena di appuntamenti, se c'è connessione ci sentiamo da Amburgo, sennò niente].

sabato 6 ottobre 2012

Paolo Gabriele condannato a 18 mesi. Il Vaticano: «Il Papa lo grazierà». Ma benedica, non poteva graziarlo da subito e così risparmiare processo e pigione al condannato? Benedetti e felici e degni di invidia coloro a cui le iniquità sono perdonate e i cui peccati sono sepolti (Romani 4, 7-8). Ma intanto abbiamo scomodato tv e media, messo in rivoluzione la gendarmeria e l'avvocatura del Vaticano, tolto dei mesi di vita a sua moglie che non sapeva se il merito glielo restituivano intiero e soprattutto sottratto poliziottescamente al maggiordomo la sua collezione di scartoffie e di cimeli della massoneria: scherzi da preti.

venerdì 5 ottobre 2012

Oh ragazzi, lunedì me ne vado in Germania per lavoro una settimana assieme alla mia capa, farò da interprente inglese-italiano (perché i tedeschi non sono mica come i francesi che vogliono parlare solo la loro lingua). Vedrò per lo più autostrade e zone industriali, sono quei momenti in cui mi mancherà molto l'assistenza culturale e morale di Stefano, che di cruccolandia ne sa più di noi tutti messi insieme. Vedrò di fare il possibile, mi porterò il maglione pesante e ogni tanto vi aggiornerò via twitter se troverò qualcosa di curioso e interessante, ma ne dubito, io non sono come Yoshi che posta di tutto, lassù, in Svissera, il mio disinteresse per l'umanità in generale ha raggiunto picchi di assoluta eccellenza.

giovedì 4 ottobre 2012

Comunque ho avuto un momento quest'estate in cui sono stato bene per dieci giorni di fila, i dieci giorni più belli della mia vita da un sacco di tempo a questa parte, si trattava di me finalmente calato nel mio ruolo naturale, e intendo i dieci giorni passati a Palestrina dai cugini e dalla mia nipotina, che lo sapete, il Forma tiene il cuore tenero per i cuccioli di uomo. Accudire un bimbo, o una bimba che dir si voglia, taglia fuori tutte le cazzate in un istante, il vuoto si era riempito e niente e nulla poteva scalfirmi, perché la cosa più importante era lei, nient'altro. Desiderio di paternità? Può essere, alla fine un senso c'è ed è un senso bellissimo (bisognerebbe figliare ogni dieci anni, per decreto).
Quando gli elementi di fastidio sono troppi inutile rincorrerli uno per uno, non ti passa più, screma tranquillamente tutto il superfluo e rilassati, vai avanti per la tua strada, non hai da temere nulla se ti senti apposto con te stesso. Io mi sento apposto con me stesso e la sensazione che ne consegue è dolce. Non mettersi mai nelle condizioni di passare dalla parte del torto, tieni la barra diritta anche in mezzo alla tempesta e quando tornerà il sereno guarderai la tua barca e saprai di avere fatto un buon lavoro, ti sdraierai a prora e ti godrai il cielo azzurro e respirerai a pieni polmoni l'aria fresca di questo lago pieno di stronzi, come un premio che ti era dovuto (la Tinca non sarà un gozzo, una goletta, uno schooner, un brigantino ma è una barchetta comoda e sincera).

Adesso non ve lo posso dire perché non mi va di parlarne pubblicamente, magari più avanti, ora dico solo che, quando credi di avere risolto il problema più grande, la vita sa sorprenderti con sempre nuovi orizzonti di merda. In un altro momento l'avrei presa molto male, ora sono nella fase del sarcasmo per cui in un certo senso me la godo ridendoci un po' su. Tra parentesi, la gente è strana e tanto puttana.

mercoledì 3 ottobre 2012

Pare che inizi l'era biomediatica ("i media siamo noi"), grazie alla diffusione sempre più capillare di tablets e smartphones ecc. ecc., insomma, cose da guru, alla Steve Jobs, per intenderci. Bene, oltre al lavoro, in cui il rapporto umano sembra ancora necessario (almeno per il momento), il mio progetto per il futuro è quello di interagire con il mondo esterno solamente attraverso internet e pare ci stia riuscendo benissimo. Fortunatamente non faccio fatica ad isolarmi, potrei sfruttare questo difetto a mio vantaggio. Chi di voi mi conosce personalmente? Forse una persona sola, sono biomediatico al massimo. Come dite? A che serve essere biomediatico? Cazzo ne so, magari un giorno ci faccio i soldi. Il postino è biomediatico, ci consegna la posta in carne e ossa ma tuttavia in motorino, ed è per questo che il postino è anche un po' biomeccanico. Il sesso? Ci sono le fighe di gomma, le vendono al sexy shop in Via Scalabrini, ci passo tutti i giorni. Si riscaldano pure, tipo la vaporella, perché c'hanno una piccola resistenza nell'impugnatura, cosicché al limite uno si può anche suicidare in modo alternativo friggendosi l'uccello. E la spesa, come la fai, te la fai portare a casa? Nessun problema, attaccare bottone con una cassiera è come flirtare con uno sportello del bancomat. La modernità ci agevola a noi uomini digitali, soprattutto in una calda città del sud come la mia. (Il mio oroscopo oggi mi diceva: cogli le opportunità che ti permetteranno di ampliare il tuo orizzonte esistenziale e culturale).

martedì 2 ottobre 2012

Per una volta che abbiamo trovato il fesso che s'è pigliato la cozza, cioè l'Italia presa nel suo insieme, ma vi pare il caso che i partiti facciano a gara per ripigliarsela? Bersani al governo non ce lo vedo, non ci vuole stare, è uno stile di vita che fa a pugni con la filosofia della bocciofila, la briscola, la scopa d'assi, i pomeriggi nelle case di riposo, vincesse pure Renzi, così sono cazzi suoi. Montezemolo invece fa l'uovo, lo caga, sì, ma con il culo degli altri. Alfano non ne parliamo, che prima di prendere iniziative deve telefonare in ditta perché non ha la firma sulle bolle di consegna. Insomma, il governo è per Monti come una merda che gli si è attaccata alla suola, e più tenta di staccarsela e più minacciano di servigli il bis, certa gente non ha proprio ritegno, non si fermeranno finché non stramazzeranno al suolo, lui e la cozza (l'ha ammazzata Monti, noi non c'entriamo niente).

lunedì 1 ottobre 2012

C'è tanta solitudine in giro, che riguarda anche delle persone che non te lo aspetteresti e che ti sembrano così cool, e invece... noi contemporanei abbiamo il problema opposto. Un tempo i miei cercavano come l'aria la libertà e il vivere fuori di casa, perché in casa la libertà gliela toglievano, perché li costringevano al matrimonio, anche scombinato. Ora noi, che viviamo nelle sconfinate praterie della libertà, ci ritroviamo improvvisamente soli e nella nostra libertà ci rendiamo conto che nessuno ci vuole davvero bene, che uno dopo l'altro uno vale l'altro, e che nessuno ci vuole più sposare (a meno che una cubana non si ritrovi nella necessità di ottenere la cittadinanza). Qui non si tratta solo di portarsi a letto delle persone, qui c'è in ballo qualcosa di più grande, ed è un'incapacità strutturale di volersi bene, di dare e di darsi senza sospetto e senza prudenza. Perché di questi tempi la prudenza è un bene, ma quando è troppa diventa d'impiccio. Detto questo va tutto bene, tranne per il fatto che il tempo passa e nessuno te lo restituisce, a un certo punto bisognerà pur scendere dal piedistallo prima che l'artrosi decida per noi il nostro destino.
Era il lavoro il problema, oggi è andata bene e un po' mi sono ripreso, datemi un lavoro che va bene e vi solleverò il mondo. Ho paura del futuro ma mi dicono che mi dovrò abituare, sarà sempre così. Non è vero che le qualità emergono naturalmente nell'economia di mercato, non sempre le qualità trovano il modo di emergere e bisogna faticare molto per ottenere anche quei piccoli risultati che spesso si perdono comunque nel nulla, diluiti dentro il mare dell'economia globale. Dai, per oggi è andata bene, da domani si ricomincia.