mercoledì 3 ottobre 2012

Pare che inizi l'era biomediatica ("i media siamo noi"), grazie alla diffusione sempre più capillare di tablets e smartphones ecc. ecc., insomma, cose da guru, alla Steve Jobs, per intenderci. Bene, oltre al lavoro, in cui il rapporto umano sembra ancora necessario (almeno per il momento), il mio progetto per il futuro è quello di interagire con il mondo esterno solamente attraverso internet e pare ci stia riuscendo benissimo. Fortunatamente non faccio fatica ad isolarmi, potrei sfruttare questo difetto a mio vantaggio. Chi di voi mi conosce personalmente? Forse una persona sola, sono biomediatico al massimo. Come dite? A che serve essere biomediatico? Cazzo ne so, magari un giorno ci faccio i soldi. Il postino è biomediatico, ci consegna la posta in carne e ossa ma tuttavia in motorino, ed è per questo che il postino è anche un po' biomeccanico. Il sesso? Ci sono le fighe di gomma, le vendono al sexy shop in Via Scalabrini, ci passo tutti i giorni. Si riscaldano pure, tipo la vaporella, perché c'hanno una piccola resistenza nell'impugnatura, cosicché al limite uno si può anche suicidare in modo alternativo friggendosi l'uccello. E la spesa, come la fai, te la fai portare a casa? Nessun problema, attaccare bottone con una cassiera è come flirtare con uno sportello del bancomat. La modernità ci agevola a noi uomini digitali, soprattutto in una calda città del sud come la mia. (Il mio oroscopo oggi mi diceva: cogli le opportunità che ti permetteranno di ampliare il tuo orizzonte esistenziale e culturale).

Nessun commento:

Posta un commento