Paolo Gabriele condannato a 18 mesi. Il Vaticano: «Il Papa lo grazierà». Ma benedica, non poteva graziarlo da subito e così risparmiare processo e pigione al condannato? Benedetti e felici e degni di invidia coloro a cui le iniquità sono perdonate e i cui peccati sono sepolti (Romani 4, 7-8). Ma intanto abbiamo scomodato tv e media, messo in rivoluzione la gendarmeria e l'avvocatura del Vaticano, tolto dei mesi di vita a sua moglie che non sapeva se il merito glielo restituivano intiero e soprattutto sottratto poliziottescamente al maggiordomo la sua collezione di scartoffie e di cimeli della massoneria: scherzi da preti.
Nessun commento:
Posta un commento