mercoledì 31 ottobre 2012

Sono talmente fuori dal mondo in questo periodo che potrebbero dirmi che in Sicilia ha vinto un gay dichiarato che è stato sindaco di Gela e io ci cascherei con tutte le scarpe.

Continuo a non capire tutta questa premura nel dichiararsi cattolici oltre che gay, come a dire: ho questa debolezza e abbiate la bontà di apprezzare la mia onestà intellettuale, ma state tranquilli, c'è la mia fede cattolica a garantire per me (meglio un mafioso etero che un gay ateo). Cazzo me ne frega a me che sei cattolico, basta che sei onesto e poi, fosse garanzia di onestà l'essere democristiani... siamo un popolo di imbecilli.

2 commenti:

  1. Il gay che fa carriera pubblica e/o politica deve essere un orsacchiotto depotenziato della sua sessualità attiva. Per questo aiuta dire che si è cattolici - credo che Crocetta fosse arrivato a dire che si sarebbe astenuto dal sesso se avesse vinto e ora non vorrei fare battute.
    Insomma, gay va bene, ma che non trombi. O al massimo al massimo prenda solo la punta, ma arrossendo un po' e indicando, per distrarre, l'ostia divina.

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