sabato 31 dicembre 2011

Niente cenone quest'anno, mi è venuto il mal di stomaco. E io che già mi pregustavo gli arrostini, gli anolini in brodo, la torta alla cioccolata con rinforzino di vermouth, niente. Già mi immagino gli amici: dai, vieni qui, non fare l'asociale, mangia un po' di panettone... e io: no no, grazie ma non posso, me ne resto qui in un angolino buio a rodermi il fegato. Ho già pronta sottomano la mia soluzione giallina all'estratto di canna fumaria compagna di mille gastriti, io, lei e il nuovo anno, prosit: buoni pensieri, buone parole, buone azioni a tutti.

venerdì 30 dicembre 2011

Ad occhio quel famoso cù-cù di Mr. Sorriso ci sarà costato più o meno 200 punti di spread, e per fortuna che non gli è saltato in mente di darle un pizzicotto sul sedere, sul lastrico ci mandava: dalle pacche sulle spalle alle martellate sulle palle.

A story of the days to come

Altro che la telefonata della Merkel a Napolitano, i veri problemi sono altri: dopo la badante con il kindle ora mi tocca vedere il kebabbaro con l'iPad. Ma Dio Cristo, o Monti s'inventa in fretta una rottamazione fiscale sugli articoli elettronici rivolta esclusivamente a noi europei con il pedigree o è la fine, siamo noi che abbiamo fatto l'Europa, mica i turchi, mica i comunisti, spetta a noi la tessera fedeltà.

mercoledì 28 dicembre 2011

''Dimostra la tua potenza, o Dio. In questo nostro tempo, in questo nostro mondo, fa' che i bastoni dell'aguzzino, i mantelli intrisi di sangue e gli stivali rimbombanti dei soldati vengano bruciati, cosi' che la tua pace vinca in questo nostro mondo''. Papa Benedetto XVI

Intanto, nella Basilica della Natività a Betlemme...


Arsenico e vecchi sfenoidi

La salma di Cartesio, da morta, patì un trattamento più crudele di quello riservato a Mike Bongiorno. Non voglio nemmeno pensare cosa dovettero patire quei poveri resti durante il primo trasporto da Stoccolma a Parigi, il freddo, la scomodità del viaggio, le buche, gli strappi, il mal di mare, non ci voglio pensare. Dico solo che di riesumazione in riesumazione si persero dei pezzi per strada, e intendo dei pezzi importanti. Quel giorno si era riunita mezza Accademia delle Scienze presso la chiesa di Saint-Germain-des-Prés a Paris, si era riunita per assistere allo scoperchiamento della bara e per scattare qualche foto all'illustre filosofo, non capita tutti i giorni di riesumare Cartesio, potete quindi immaginarvi la sorpresa quando dentro non ci trovarono la testa. Per anni di quella testa si persero le tracce, finché un bel giorno un lontano cugino di Daltanius, il barone Berzelius (esimio professore di Stoccolma), la vinse ad un asta di beneficienza. No, non c'entra Lisbeth Salander‎ e nemmeno il suo alter ego, il cantante dei Tokyo Hotel. C'entra che quegli infingardi degli svedesi si presero la testa di Cartesio per farne un souvenir. Sì, avete capito bene, un souvenir, un fermacarte, un soprammobile che nel corso degli anni, mentre in Francia non sospettavano di nulla, esimi accademici e uomini di scienza si erano palleggiati di scrivania in scrivania e per giunta incidendovi sulla fronte anche la propria firma, per ricordo, per spavalderia (e gli è andata bene che a quei tempi non c'era Ibrahimovic, altrimenti ci tirava i rigori). Il buon Berzelius volle mettere fine allo scempio e la spedì all'allora direttore dell'Accademia delle Scienze di Francia credendo di avere fatto la cosa giusta, ma non fu così. L'accademico infatti non ricongiunse la testa ai suoi amabili resti, no, la fece esporre invece presso il locale Musée de l'Homme, dove oggi qualcuno spera di trovarvi conservate le tracce di un ipotetico avvelenamento da arsenico (per una panoramica generale sul grande filosofo francese invece clicca qui).

mi sbriciolo, dunque ero

martedì 27 dicembre 2011

Non ci resta che l'Alcatel

Tutti noi stimiamo il Seminerio, ci abbiamo studieto, lo abbiamo letto, in famiglia è una specie di eroe, ma sant'Iddio, bisogna dire anche uno jettatore di prima categoria. Prendete questo articolo pubblicato sul suo sito. Molto chiaro, preciso, anche istruttivo, ti mette di fronte alla realtà, però c'è anche una possibilità che uno studio di disegni mi assuma per l'anno prossimo, se glielo facessi leggere questi non ci penserebbero due volte a mettermi alla porta: guardi, ci dispiace ma abbiamo cambiato idea, anzi, ora che ci pensiamo... procederemo a tagli al personale! Di questi tempi un uso eccessivo degli economisti può portare al suicidio (Silvio, ci manca il tuo ottimismo!). E' l'effetto tapiro: non possiamo pensare sempre al peggio, altrimenti finiremo per crederci. Raddoppiare il costo dell'iPhone ora che a forza di risparmi ci ero quasi arrivato è veramente una coltellata alla schiena, molto peggio che sfilare le pensioni da sotto il naso ai quasi pensionati, io per l'iPhone mi sono privato delle uova di storione, è da mesi che non tocco pecorino, che com'è noto vale quanto il tartufo. Con Berlusconi almeno la morte sarebbe stato più lenta e meno dolorosa, e avremmo potuto dare la colpa ai comunisti. (secondo circostanziate indiscrezioni trapelate dallo staff di Voyager lo stato italiano starebbe riconiando in gran segreto tonnellate di lire in un poligrafico delle Cayman).

domenica 25 dicembre 2011

Natale a CasaPound

Che Natale stupido, senza albero, senza addobbi, senza presepe. Pare che in casa non sia solo bandito il culto di nostro Signore Gesù, ma pure quello di Babbo Natale. Semplicemente ci siamo dimenticati dell'aspetto coreografico, fortuna vuole che ci sia il pandoro. Mi domando: che Natale è senza un po' di psichedelia? Quelle belle lucine rosse così cariche di pathos e di sintomatico mistero... per esempio a CasaPound il rosso è fuoriluogo, sopra la gigantografia del barone Evola ci hanno appeso dei tristissimi lumini bianchi, pare di stare al sanatorio di Purkersdorf.

venerdì 23 dicembre 2011

L'ultimo Natale dell'umanità

E' risaputo, al netto delle superstizioni e al lordo delle previsioni scientifiche, questo Natale potrebbe essere l'ultimo dell'umanità. Quindi spesa sontuosa al Carrefour, clima generale da caduta degli dei. Ho comprato la coppa piacentina, i biscottini al limone e i tortellini Fini, e pure il mais per fare i poppecorne, crepi l'avarizia! Buon Natale a tutti.

giovedì 22 dicembre 2011

Mario Monti vs La profezia dei Maya

E' già partita la fase 2: la prima lama solleva il pelo, la seconda lo taglia, la terza gode.

martedì 20 dicembre 2011

Pasticceria comunista

Curioso il destino dei dittatori comunisti, imbalsamati e trasformati in sontuose Saint Honoré, così capitò a Lenin, così è per Kim Jong-Il, al quale, come potrete notare, hanno preparato una torta molto più grande.

Espertissimi nel loro campo, ai comunisti non è mai capitato di sbagliare la ricetta come invece capitò per Pio XII*, e questo dimostrerebbe la superiorità dei rossi almeno in fatto di alta pasticceria. Intanto filtrano le prime indiscrezioni sul successore designato, Kim Jong-un, alias "Un-pak" (nomen omen). Parrebbe tutto bene dalla cintola in sù, dalla cintola in giù, almeno secondo la testimonianza di alcune coscritte, avrebbe nel tempo manifestato qualche segno di squilibrio: «Un-pak, ma tutti noi lo chiamavano Un, andava regolarmente fuori di testa: ci colpiva negli stinchi o ci sputava in faccia. Col tempo si è però tranquilizzato»*. Si è tranquillizzato, auguri.

lunedì 19 dicembre 2011

Nunzio vobis gaudium magnum, è morto Pim Pum Pam, gli succederà Tri Pum Pin.

domenica 18 dicembre 2011

Volkswille


Come si evince dall'ultimo grafico rilasciato dal puntualissimo Mannheimer il popolo italiano investirebbe volentieri la propria residua fiducia in un colpo di stato organizzato dalle Forze Armate e dalla Polizia, coadiuvati nel gravoso compito dal Presidente della Repubblica con l'appoggio esterno della Chiesa Cattolica in veste di guida morale e spirituale, screditatissima la democrazia. Orsù Presidente, non sarebbe l'ora in un momento così carico e turgido di incertezze venire finalmente incontro alla volontà popolare e pacificare il paese una volta per tutte? Ci pensi e poi mi saprà dire, è il popolo che glielo chiede.

Tannhäuser

E' bene che sappiate come andarono le cose. Quando Tannhäuser, l'aedo, quello delle porte, scese per l'antro in cui si nascondeva la dimora di Venere venne testé ammaliato dalla sua abbacinante bellezza e fatto prigioniero d'un incantesimo. Passò un anno terribile il trovatore, circondato da olgettine, da satiri, da vestali travestite da infermiere, qualcuno, nella concitazione generale, gli infilò perfino un dito nel sedere mentre tutte intorno bellissime ragazze dai mandolini d'oro offrivano le terga a certi strani riti pagani. Insomma, tutti i santi giorni orgie e sesso con minorenni, sette giorni su sette per un anno intero, il nostro oramai sfinito e avvinto come un'edera alla dea dell'amore, la quale, stronza com'era, lo privava financo del nettare degli dei, lo zabaione. All'ennesima offerta d'unire i propri corpi in comunione d'amorosi intenti Tannhäuser cortesemente rifiutò: "no grazie, guardi, non mi tira più". Non l'avesse mai detto, la dea se ne risentì a tal punto che immediatamente l'incantesimo svanì, l'aedo si ritrovò improvvisamente in mutande, seduto sopra un sasso, privato della fiducia alla camera. Tutto taceva, attorno a lui solo macerie. A quel punto il celebrato minnesänger autore di immortali sonetti amorosi quali "Se tu non fossi tu" e "Cascasse il mondo" si fece prendere dai rimorsi e convinto dai suoi avvocati decise di partire alla volta di Roma per invocare il perdono del Papa. Si può solo immaginare lo stupore del nostro quando si sentì rifiutare l'assoluzione, "l'assoluzione è impossibile per voi, come per il vostro bastone è impossibile che getti rami". Ma Tannhäuser non si perse d'animo, mandò tutti a quel paese e si accinse a ritornare dall'amata Venere, la quale non gli era mai uscita completamente dalla testa. Sulla strada che lo conduceva al monte venne poi ad incontrare un guaritore, uno sciamano, un ometto piccolo e tondo, bianco come un verme, che gli offrì un unguento da spalmare sul bastone garantendogli una rapida rifioritura... il terzo atto si conclude con il cielo che minaccia di cadere sopra le teste dei comuni mortali mentre il ringalluzzito aedo, forte del suo rinnovato vigore, corre con le ali ai piedi giù per la caverna oscura attirato dall'allettante prospettiva di altri quattro anni di festini e di baccanali. Fine.

sabato 17 dicembre 2011

Lo zio di Bonanni è una brava persona e adesso passa per un cretino, non se lo meritava.

giovedì 15 dicembre 2011

Fra sesso e castità

Sì ma che frecc, che magùn, che recessiùn, per risollevare le sorti dell'Italia servirebbe un personaggio che metta più allegria di Monti, non se ne può più di tutta questa seriosità, di tutti questi tecnici, di tutti questi impiegati in grisaglia, servirebbe uno che oltre alla politica pensi anche un po' alla figa, uno che nei comizi ogni tanto ci infili qualche barzelletta sporca, uno che dia fuoco alle scorregge, per intenderci, uno ricco di suo che dispensi un poco di ottimismo alla bersagliera e al diavolo l'aplomb anglosassone! Si ma qui da noi non c'è mai stato uno così, che tristezza... l'Italia scelga: o il prestigio o il denaro.

martedì 13 dicembre 2011

Era un cane sciolto

Ma siamo sicuri che Hitler fosse mosso da motivazioni a sfondo razziale? Perché secondo me si trattatava del gesto isolato di un folle. Certo nel Mein Kampf si possono leggere frasi che per uno sprovveduto a digiuno di storia possono sembrare ineggianti alla supremazia della razza ariana, ma Hitler era un uomo solo e mite che se ne stava sempre sulle sue, che io sappia non ha mai fatto a botte con nessuno. Anzi, nel tempo libero dipingeva perfino acquerelli. Certo le malelingue lo prendevano in giro e più che del pittore gli davano dell'imbianchino, la sua sensibilità, il suo temperamento d'artista... dite che fu per questo che la sua fragile anima ne risentì?

La parabola delle verze e dei chiodini in titanio

Tempo fa un mio amico che era caduto in moto si è fatto operare la gamba al San Raffale, un intervento di routine, gli hanno impiantato due chiodini in titanio. Passa un mese, ne passano due, e lui continua a sentire un fastidio che i dottori non si sanno spiegare. Gli fanno le analisi delle urine, la spirometria, la profilassi antimalaria ma niente, nessuno pare venirne a capo. Fatto sta che a un luminare più illuminato degli altri gli si accende la lampadina e decide di fargli i raggi x. Oh, non ci crederete ma nella gamba oltre ai chiodi gli trovano un rotolo di banconote da cinquecento euro: miracolo! Le banconote praticamente gli si erano formate dentro la gamba e si erano saldate attorno all'osso del piede, Don Verzé ne fu molto colpito, ancora di più il suo commercialista, un omino tanto caro e di saldi principi morali ma talvolta un poco distratto e avezzo a smarrire le cose. Fatto sta che da quel giorno il mio amico è meta di pellegrinaggi da parte di imprenditori e liberi professionisti della zona, anche la Guardia di Finanza si interessa molto al suo caso, perché si sa, tra tutti i corpi dello stato quello dei finanzieri è il più devoto al culto di Nostro Signore.

domenica 11 dicembre 2011

Esercizi di austerity

Domani è lunedì e il Carrefour mette fuori la roba scaduta, scegliete bene perché si possono trovare delle belle occasioni, soprattutto sulla pasta e le merendine, per il resto lavatevi poco (una volta alla settimana basta e avanza) e cambiatevi il giusto, solo quando è proprio necessario. Il riscaldamento solo un poco alla sera, i piatti lavateli con il bicarbonato e la cucina con l'aceto (tra l'altro ho debellato i bacarozzi, fonte della colonia era un mucchietto di farina versata dietro il cestino dei rifiuti). Per l'amor di Dio non usate la macchina, prendete i mezzi pubblici o altrimenti andate a piedi, se proprio non potete farne a meno, spegnete il motore quando siete fermi al semaforo e non affondate il piede sull'acceleratore. Caricate la lavatrice alla sera dopo le sette o solo nei giorni festivi, al posto del detersivo grattugiate il sapone da bucato più economico quindi ricordatevi di sciacquare bene la grattugia. Vivete al buio e se proprio vi ostinate a ciabattare per casa invece di dormire abbiate almeno l'accortezza di accendere solo lampadine a basso consumo qualora non le abbiate ancora sostituite tutte. Per ora direi che è tutto ma restate vigili, lo spreco si annida nei dettagli (ah, non state troppo su internet, il computer consuma!).

venerdì 9 dicembre 2011

La Breccia di Porta Pia

Dopo il duro j'accuse di formamentis il card. Bagnasco si è detto disposto a discutere dell'Imu, praticamente li abbiamo in pugno. Ricordo che se avete qualche altra richiesta da fare non avete che da comunicarcelo e noi penseremo ad inoltrarla prestamente a chi di dovere, foss'anche a gente molto in alto, risalendo per anagogia le gerarchie celesti fino ad arrivare, se necessario, a chi siede alla destra del Padre (non ci crederete, ma Lui e il Padre sono la stessa persona, ubiqui ai casi, onnipresenti su gli affari tenebrosi).

giovedì 8 dicembre 2011

Poveri ma belli

Beh, male che vada ho conservato delle vecchie lire dentro un cassetto, di quelle belle con sopra il Caravaggio, e che goduria sarà rientrare in un bar e pagare il caffé  con la Montessori, sarà come se il tempo non fosse mai passato e questi dieci anni di euro solamente il brutto sogno di qualche tecnocrate europeo con i postumi da sbornia. Certo saremo tutti più poveri ma quale migliore occasione per riscoprire i veri valori della vita? Tipo l'amore, l'amicizia, il risotto della Caritas (se solo penso a tutto il denaro speso inutilmente per aggiungere la € sulle tastiere mi vengono i fotoni).

Comunicato stampa

A coloro - e credetemi, sono tantissimi - che sono rimasti o rimarranno a breve orfani delle monografie filosofiche postate sul vecchio blog io dico: non disperate. Il consiglio di amministrazione di formamentis riunitosi in assemblea plenaria ha deciso a schiacciante maggioranza di riproporle riviste e corrette su questo blog, naturalmente non possiamo al momento fare previsioni sui modi o sui tempi di attuazione perché i testi dovranno passare prima al vaglio delle varie commissioni tecniche e di bilancio nonché essere sottoposti all'approvazione delle parti sociali, ma il primo passo è stato fatto. Ricordo inoltre che un possibile fallimento delle trattative porterebbe quasi certamente il paese sull'orlo della bancarotta, richiamiamo quindi le parti al senso di responsabilità e a mettere da parte pigrizie, litigiosità e incomprensioni. Grazie e buon lavoro.

mercoledì 7 dicembre 2011

San Saviano facisse 'a grazia

Preso Michele Zagaria, nel 2006 Saviano scrisse: è nella sua Casapesenna*. Se caccia anche i numeri del lotto santo lo dobbiamo fare.

martedì 6 dicembre 2011

Il mar delle blatte

Vengono fuori gli animali più strani la notte: ladri, puttane, sfruttatori, mendicanti, spacciatori, insetti nel lavandino. Ho spruzzato il raid negli angoli, lavato con l'ammoniaca gli stipiti, niente, quei figli di puttana sembrano sapere quando mi assento dalla cucina per più di mezz'ora, tramano nell'ombra e si appiattiscono nelle fessure, e al minimo segno di movimento si volatilizzano con la velocità della luce. Dove andranno mai a finire? Teletrasportati, risucchiati in una dimensione parallela, passati attraverso i muri sfruttando le implicazione della meccanica quantistica. Un secondo prima se ne stavano  immobili, presi in castagna, indecisi sul da farsi al garrir delle antennine, un secondo dopo, puff, spariti come se niente fosse. Grande soddisfazione in famiglia per la ciabatta più veloce del west, la vittoria dell'uomo sul bacarozzo, ma a tutt'oggi s'è vinta solo una battaglia, lunga e lastricata di sconfitte è la strada che conduce allo sterminio.

lunedì 5 dicembre 2011

Look who's talking

Fatta la manovra tutti ci mettono becco: la Conferenza Episcopale Italiana l'avrebbe voluta più equa. Ecco, noi si stava appunto aspettando che molto equamente anche gli episcopi si offrissero di pagare l'Ici, l'Imu o come diavolo si chiama, per sentirsi ancora più vicini agli italiani, in cambio, come atto di buona volontà, sarei stato disposto anche a versare l'uno per mille alla chiesa cattolica, perché io non sono uno di quegli anticlericali ottocenteschi sordi alle ragioni della fede, no, io tengo da parte una fettina di cuore per le persone di cuore.

Monti e le 120 giornate

Visto? Con i primi sacrifici è già sceso il tasso di interesse, organizziamo sessioni di whipping  in tutte le piazze d'Italia e vedrete che crollerà anche lo spread.

domenica 4 dicembre 2011

Lasciate ogni speranza o voi che versate

Ve lo ricordate quando Monti disse che voleva eliminare i privilegi? Ecco fatto, ha eliminato il privilegio della pensione. E quelli del Pdl non facciano la manfrina che se siamo arrivati a questo punto è anche colpa loro, quelli che "noi ce la caveremo meglio degli altri" e siamo finiti come la Grecia. Piuttosto ringrazino Don Giorgio che ha trovato il fesso che ci ha messo la faccia, ora avranno tutto il tempo di rifarsi una verginità e riprensentarsi alle prossime elezioni nella veste dei salvatori della patria come se niente fosse. E le misure per la crescita? Ma benedetto Iddio, se va bene raggiungerò la soglia minima solo nel 2039, per quella data forse mi regaleranno una dentiera, elettronica.

Stress test

Negli uffici della Ragioneria Generale dello Stato dev'essere custodito un tremendo segreto se è vero com'è vero che anche i campioni del liberismo nostrano, una volta transitati da quegli uffici, ammutoliscono di colpo e non sanno far altro che balbettare di tasse e imposte sul reddito. Propongo di farvi soggiornare per una notte anche Giavazzi e Alesina e sottoporli all'uscita ad accurati controlli neurologici, dicono che allo scoccare della mezzanotte in quelle stanze si aggiri inquieto il fantasma di Keynes.

sabato 3 dicembre 2011

Formamentis risponde

Alterlucas si chiede se nel caso remoto di una futura ripresa economica i cittadini italiani possano ragionevolmente sperare di riottenere indietro qualcosa, ad esempio scalare di nuovo la soglia del monte contributi per ottenere un po' prima la pensione di vecchiaia. No, questo non sarà possibile, la freccia del sistema previdenziale è infatti unidirezionale e volge verso il peggio, nel 2026 è calcolato che bisognerà versare 60 anni di contributi per ottenere in cambio la pensione di vecchiaia, con 62 invece si otterrà un coupon da spendere presso un'agenzia di pompe funebri, sarà infatti interesse dello stato prolungare il più possibile la vita lavorativa degli individui assicurandosi che crepino giusto un giorno prima della pensione (in questo caso il defunto verrà proposto per una medaglia al merito civile).

En passant

Viviamo tempi di attesa e di fretta ponderata, attendiamo di sapere di che morte morire, se di Irpef o di ICI, probabilmente di IVA, ma non voglio tediare il pubblico lettore con certe quisquilie, si sa che noi, popolo dei blogger, ci permettiamo di discutere su tutto con la tranquillità che ci è data dalle rendite - scrivere è passatempo da ricchi! -, e tuttavia sarei curioso di capire se oltre al fumo ci spetterà anche un po' d'arrosto. D'accordo che per uscire dalla recessione ci vorrano anni, forse anche secoli, ma la nostra condizione di mortali calati nel nostro tempo ci imporrebbe anche certe urgenze misurate non già sulle ere geologiche ma sui tempi più brevi dei cicli circadiani. Comunque tutto questo parlare di sora Merkel e compare Sarkozy m'ha tediato a tal punto che quasi quasi ritornerei a parlare del papa.

L'Italia salvata dai calabresi

In questo momento, con la stretta del credito che c'è in Italia, gli unici a portare denaro fresco e a investire i propri risparmi in Lombardia sono gli onesti commercianti calabresi che aprono i negozi in centro, modello di coraggio e di sviluppo contro la dittatura delle banche e del signoraggio. Questi calabresi tanto vituperati che se ne partivano sulle navi con la valigia di cartone oggi hanno fatto i soldi, soprattutto grazie alla lungimirante politica del commercio con l'estero, sono diventati una multinazionale e fanno girare l'economia più delle FIAT... la mia modesta proposta è di tenerci stretti i calabresi, sangue del nostro sangue, e di lasciare andare Marchionne, apra gli occhi Camusso e punti tutto sui cavalli nostrani invece di perdere tempo appresso a quel ronzino mezzo canadese che non parla neanche tanto bene il calabrese.

giovedì 1 dicembre 2011

In carcere il numero 2 del Pirellone, a casa teneva centomila euro in contanti. Sciagurati, proprio sotto Natale... ma ringraziate Dio che era lì lì per immettere liquidità sul mercato, piuttosto!