sabato 30 luglio 2016

La tendenza fondamentale

Quando sembrava che l'Occidente non avesse nemici in grado di infastidirlo e la dialettica era tutta interna allora si poteva procedere senza grandi intoppi all'opera di depotenziamento delle categorie concettuali che lo sostenevano, il clima era per così dire propizio ai cantori della postmodernità e dell'indebolimento dell'essere in tutte le sue forme, anzi, fino a un certo punto si passava pure per avanguardie. Ma ora che l'occidente si trova direttamente minacciato da un nemico che lo scuote dalle fondamenta è quasi fisiologica la necessità di riorganizzarsi attorno a un nucleo stabile di valori. Ha un bel dire Vattimo che "per vivere più felici, basta con l'idea degli assoluti", e la ricetta parrebbe sulle prime risolvere tutte le questioni in un sol colpo, senonché è proprio questo nucleo di "rifiuto degli assoluti" che fa imbestialire così tanto i nostri nemici, la ricetta che intende gettare acqua sul fuoco diventa l'innesco per l'incendio, per cui bisogna rassegnarsi, non possiamo esimerci di andare allo scontro. In questo contesto si inseriscono poi le velleità di rafforzamento dell'identità cristiana che si vorrebbe far coincidere con quella occidentale tout court, ma è solo una battaglia di retroguardia. Questo è quanto.

lunedì 25 luglio 2016

Erwachen

Bisogna vedere se ce li possiamo ancora permettere i sogni di fratellanza universale, in questo momento obiettivamente no, non c'è alternativa al legittimo sospetto. Quel famigerato "porte aperte al profugo", con gli austriaci alle frontiere che offrivano passaggi in macchina agli sfollati sull'onda del sentimento collettivo finirà per costare molto caro all'idealismo tedesco, qui inteso con molto sarcasmo e fuori dall'abituale contesto filosofico.

Sensi di colpa

Cosa dovrebbero dirci i filosofi? Che in realtà c'è poco da filosofeggiare, si sta dalla parte dell'occidente, si sceglie il male minore, ovvero il bene maggiore. Io poi sono quello che pensa che "scegliere" sia già un verbo ingannatore, che nulla attesta il libero arbitrio, ma per l'appunto, di fronte al pericolo c'è poco da filosofeggiare, non c'è scelta. Perché quando andava di moda il pensiero debole o l'ermeneutica francese, che a forza di interpretare e di estetizzare la pratica filosofica non sapevano più dove andare a parare, sembrava fosse verità assoluta che tutto è relativizzabile all'infinito, ma giunti al punto in cui siamo, per usare un francesismo, verrebbe proprio da dire "relativizzami 'sto cazzo". Però c'è sempre un però. Per esempio c'è quello che pensa che è l'occidente che deve cambiare perché così com'è non fa altro che generare da sé i suoi mostri, forse se fossimo meno superbi, se non volessimo imporre i nostri valori... vuoi vedere che sono i nostri valori il problema? Non c'è nulla di assolutamente sbagliato nei nostri valori, non saranno perfetti, certo, soprattutto tenendo conto dell'eterogenesi dei fini, ma se siamo ancora liberi di discuterne significa che non sono poi così malaccio.

domenica 24 luglio 2016

Ubi maior minor cessat

Ci sono un'infinità di cose che possono andare storte quando ti ritrovi incarnato in un essere vivente, che è già un miracolo essere vivi. Questo per dire che, visti i tempi che corrono, i guai dell'italico stivale, e in special modo tutte le sue macchinazioni politiche, mi sembrano ormai cose di poco conto rispetto alle grandi minacce che incombono sul nostro capo. Per costituzione sono sensibile al terrore, ci vuole poco a convincermi, per cui è vero, ho perso interesse per le baruffe di casa nostra, ubi maior minor cessat.

martedì 19 luglio 2016

Dämmerung

Bisognerà pur dirselo: la democrazia ha fallito, l'Occidente è agli sgoccioli. Prendete le donne e i bambini e scappatevene via, fate scorte di cibo, acqua e salviettine multiuso, bruciate tutto alle vostre spalle. Andate sempre ad occidente, non voltatevi indietro, l'occidente è quello che sta alla vostra sinistra se guardate il nord, il nord è quello che sta all'opposto del sud, che è poi la direzione in cui di solito le cose smettono di funzionare (non potete sbagliare). Non pensate a me, io sono un superuomo condannato all'irrilevanza, guarderò in faccia il mio destino, perché bisogna amare il proprio destino. Se poi qualcuno mi dà un passaggio non mi offendo.

giovedì 7 luglio 2016

Disclaimer

Non è per altruismo o spirito di servizio che mi interesso di politica, è per curare le mie paranoie, sicché più me ne fotto delle paranoie e meno mi interesso di politica.

martedì 5 luglio 2016

Brevissime

Essendo che scrivevo soprattutto per chiarirmi, una volta chiarito non sento più così impellente il bisogno di scrivere. Non è vero che non si smette mai di imparare, è una palla che ci si inventa per fare i modesti, in realtà su certi argomenti si arriva pure a mettere la parola fine. Del resto sono le emozioni l'ostacolo maggiore alla comprensione, e questo lo sapevano già gli stoici. Riguardo alla verità, la verità è che un argomento contiene in sé un po' tutte le verità, favorevoli e contrarie, ma in parti diverse e secondo diversi gradienti che opportunamente trattati dalla retorica si possono far risaltare alla bisogna, come i sapori che si usano in cucina, e questo lo sapevano già i sofisti. Eppure, sotto l'apparente varietà di soluzioni, c'è sempre almeno un fatto indubitabile che fa da sostrato alla teorizzazione dell'infinita dubitabilità delle cose, e questo, volendo, lo sapeva già Cartesio. Ora l'unico vero pericolo sono le mucche nel corridoio.