Quando muore una regina, e per giunta così amata, l'informazione entra in uno stato di fregola e di estro senza fondo cui non è possibile porre rimedio: siamo tutti sudditi dell'Impero britannico. Misteriosi archetipi junghiani, sudditanze isteriche, si attivano anche fra i più comuni mortali che di colpo di trasformano in genealogisti reali ed esperti di protocollo. Voi lo sapete, per esempio, che Lady Cosima Windsor, figlia di Alexander Windsor, barone di Culloden, è trentatreesima in linea di successione? Dovesse capitare qualcosa ai trentadue precedenti toccherebbe a lei regnare sui britanni, c'è di che far tremare i polsi, eh? Seguendo meticolosamente il rigido protocollo, nome in codice "London Bridge Down", le spoglie della Regina verranno caricate sul treno reale per poi viaggiare attraverso i paesi del Commonwealth, permettendo agli amatissimi sudditi di rivolgere un ultimo saluto alla loro amatissima sovrana. Ci vorranno mesi, forse anni, prima che il treno faccia ritorno dalle isole Pitcairn. Nel frattempo toccherà a Re Carlo III del Regno Unito e dell'Irlanda del Nord, già Principe di Galles, già Signore di Man, già Duca di Cornovaglia, già Duca di Rothesay, già Duca di Edimburgo, servire i suoi sudditi: per me una naturale e un tramezzino col cotto, grazie.
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