È un problema strutturale quello che impedisce all'Europa di essere veramente indipendente da questo o da quel fratello maggiore (big brother): non avendo grandi disponibilità di risorse fossili sue proprie deve fare di volta in volta patti col diavolo. Una volta, tronfia e dominante, le risorse l'Europa se le andava a prendere nelle colonie, dopo la seconda guerra mondiale siamo diventati noi terreno da colonizzare (per fare l'energia elettrica, il sistema sanguigno dell'economia moderna, non si bruciano le spezie d'oriente, altrimenti a quest'ora Venezia era il centro del mondo). Perso il dominio, siamo però rimasti tronfi, che è cifra oramai così interiorizzata che nemmeno ce ne accorgiamo più, è diventata un nostro tratto naturale. Ci crediamo davvero il popolo eletto della ragione sulla terra, però dipendiamo. O il patto lo facciamo con la Russia o lo facciamo con gli Stati Uniti, la struttura è economica, la sovrastruttura, tutto l'apparato politico e ideologico che predica che il nostro partner naturale è l'America perché è lì che c'è la vera democrazia, è un semplice pretesto. Gli Stati Uniti ci reclamano, dobbiamo sperare solo che per salvare il bambino non ci buttino via assieme all'acqua sporca. E con questo per ora è tutto dal vostro analista di geopolitica preferito.
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