La rassegnazione poi ti dà anche fiducia, nel senso che sei talmente conscio della tua totale inadeguatezza rispetto al mondo che i tuoi rapporti con la gente si quietano e passi pure per una persona posata e sicura di sé, quando addirittura imperturbabile. Guardate che è buffo. Poi ti viene da pensare: ma inadeguato rispetto a cosa? A quelle quattro stronze a cui devi rendere conto nella vita? E rendere conto di cosa? Sucatemelo. Va be', era uno sfogo, cancellate l'ultima parola, non era quella più appropriata. La parola più appropiata era: succhiatemelo. Che è una cosa per cui non mi sono mai sentito inadeguato.
mi piaci quando voli a queste altezze di lirismo e condensi tutta la tua poesia in un'unica parola (a ungaretti ne servivano il doppio).
RispondiEliminaquindi erede di orso maria spinelli, il più grande dei poeti del novecento
Posso beneficiare della legge bacchelli?
Elimina