mercoledì 12 settembre 2012

La rassegnazione poi ti dà anche fiducia, nel senso che sei talmente conscio della tua totale inadeguatezza rispetto al mondo che i tuoi rapporti con la gente si quietano e passi pure per una persona posata e sicura di sé, quando addirittura imperturbabile. Guardate che è buffo. Poi ti viene da pensare: ma inadeguato rispetto a cosa? A quelle quattro stronze a cui devi rendere conto nella vita? E rendere conto di cosa? Sucatemelo. Va be', era uno sfogo, cancellate l'ultima parola, non era quella più appropriata. La parola più appropiata era: succhiatemelo. Che è una cosa per cui non mi sono mai sentito inadeguato.

2 commenti:

  1. mi piaci quando voli a queste altezze di lirismo e condensi tutta la tua poesia in un'unica parola (a ungaretti ne servivano il doppio).

    quindi erede di orso maria spinelli, il più grande dei poeti del novecento

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