mercoledì 17 settembre 2025

L'ultima Thule

È interessante constatare, al punto in cui siamo, come ci stiamo affidando più o meno tutti a un'ultima e disperata ideologia, quella di un generico umanesimo tanto navigato quando ingenuo nel pensare che l'umanità possa esprimere oggi una ragionevolezza mai raggiunta prima grazie allo studio del passato e all'esperienza di tutti gli apparati scientifici e speculativi che ci hanno preceduto. Questa riedizione dell'illuminismo in chiave post, post e ancora post-moderna è tanto frivola quanto degna degli uomini che siamo diventati, non già super-uomini, come andava auspicando il profeta, ma sottoprodotti della cultura scientifica, tanto sbandierata quanto piluccata come un panino stantio e ormai di scarsa appetitosità. Per tutto c'è una risposta scientifica, la quale ci soddisfa quel tanto per suscitare un annoiato "ma non mi dire", per passare poi al vaticinio successivo. L'uomo logico-scientifico è la foglia di fico che copre tutte le storture, c'è l'ipotesi di un uomo logico-scientifico che ispira tutte le più sofisticate riforme civili, per poi ritrovarsi a fare mestamente i conti con gli infamoni di sempre.

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