Per una fazione sono combattenti in lotta per la libertà di un popolo, per l'altra terroristi, e così, come si è visto, anche negli altri conflitti: per uno liberatori, per l'altro invasori. Sono presupposti che non portano a nessuna giustizia, almeno finché si presuppone che uno debba avere ragione: hanno entrambi torto. La guerra è proprio questo ostinato tuffarsi nel torto, in un'ebrezza d'orrore molto simile alla fregola, eros e thanatos, molto al di qua del principio di piacere.
Se fosse solo un problema che riguarda il sacro, fra due religioni monoteiste non dovrebbe essere impossibile una conciliazione. Poi però arriva un papa come Urbano II:
RispondiElimina«I Turchi hanno distrutto completamente alcune chiese di Dio e ne hanno trasformate altre a uso del loro culto. Insozzano gli altari con le loro porcherie; circoncidono i cristiani macchiando gli altari col sangue della circoncisione, oppure lo gettano nel fonte battesimale. Si compiacciono di uccidere il prossimo squarciandogli il ventre, estraendone gli intestini, che legano a un palo. Poi, frustandole, fanno ruotare le vittime attorno al palo finché, fuoriuscendo tutte le viscere, non cadono morte a terra. Altre le legano al palo e le colpiscono scoccando frecce; ad altri ancora gli tirano il collo per vedere se riescono a decapitarli con un solo colpo di spada. E che dire degli orripilanti stupri ai danni delle donne?»
(Roberto il Monaco, Historia Hierosolymitana)