Il punto è che ciascuno dei due contendenti si sente in diritto di accoppare, e legittimamente, oltretutto, e bisognerebbe invece fargli presente, a loro e a tutti quelli che si sentono in diritto di qualcosa, che nessuno ha diritto a un bel niente su questa terra, tanto meno di accoppare, e che i diritti, casomai, ce li prendiamo noi in libera licenza per darci il potere di fare quello che ci va, ma si tratta di un discorso troppo schietto per convincere uomini e capi di Stato, i quali non sanno far altro che reclamare*, cioè gridare forte, gridare assai, ben sapendo che è questo il fondamento ultimo di ogni autorità, altro non ce n'è. [*da clamare, gridare, con l'aggiunta di re- rafforzativo].
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