Del Berlusconi che sbaglia comizio, poveretto, che dobbiamo dire? Verrà il giorno in cui anche Renzi si recherà a Pontassieve e farà campagna elettorale per il centrodestra. Non che adesso non sia già così, che il crossover è la regola della politica del nuovo millennio. Ma sì, vogliamoci bene, in fondo siamo tutti una grande famiglia, siamo tutti democratici, e anche al Brunetta noi restituiamo la giusta dimensione, quella di maschera di carattere del teatro dell'arte, custode di una prassi della distinzione politica che, in fondo in fondo, non ha più ragione d'essere. Si sa che dappertutto vince chi sa parlare al ceto medio, chi se lo sa conquistare, quel ceto medio che è corpo elettorale amorfo e a cui non interessa altro se non una certa idea di uomo della provvidenza, più un ideale estetico che etico. Nessuno lo ha mai quantificato precisamente, questo ceto medio (altrimenti detto "moderato"), ma si sa che il suo peso concorre alle fortune elettorali di questo o di quello schieramento, come la materia oscura, invisibile agli occhi ma che agisce e si manifesta ugualmente attraverso la forza di gravità.
«In cosmologia con materia oscura si definisce l'ipotetica componente di materia che non è direttamente osservabile, in quanto diversamente dalla materia conosciuta, non emette radiazione elettromagnetica e si manifesta unicamente attraverso gli effetti gravitazionali». (Wikipedia.it)
Non emettono radiazione elettromagnetica, questi moderati, nel senso che non si manifestano palesemente, ma sappiate che ci sono, esistono e che senza di loro non si potrà sperare di vincere le elezioni. Chi se li saprà lisciare, chi per istinto saprà meglio di altri interpretarne i gusti e le inclinazioni facendoli emergere dall'invisibilità, sbaraglierà la concorrenza, e così sia.
I moderati, cioè il gregge, o popolo bue,
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