Ho seguito questo tentativo di fare del comandante della Norman Atlantic l'eroe buono per riscattare l'immagine della marina e contrapporlo a quello cattivo, in una sorta di palio delle repubbliche marinare, La Spezia contra Amalfi, ma il tentativo s'è strozzato già dalle prime dichiarazioni dei camionisti greci (o grechi), "nessun allarme", "nessun aiuto", nemmeno dall'impianto antincendio, ecc. Ora, senza entrare nel merito delle responsabilità nautica e commerciale e al netto della nebbione mediatico (serviva la storia edificante sotto le feste di Natale), quel che rimane è la solita vicenda del traghetto allestito alla meno peggio per starci dentro con i costi, che il più delle volte ti va anche bene, ma capita quella giornata eccezionale che tutto può girare male, vuoi perché il traghetto era sovraccarico e la biglietteria un po' svagata, vuoi perché le autobotti toccavano il soffitto e sfregavano fra di loro, vuoi perché il mare era grosso e contro madre natura alla fine ci si può fare solo il segno della croce. Però una cosa bisogna dirla, che al comandante Giacomazzi non è capitato di scivolare accidentalmente dentro una scialuppa e questo è già qualcosa (il povero traghetto contro la lussuosa nave da crociera, tutto un altro milieu).
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