sabato 10 maggio 2014

Insomma, per aumentare in ogni grado la nostra libertà di agire e il nostro potere sulle cose abbiamo approntato un apparato talmente enorme e oramai così sofisticato che perfino il sogno umanistico di un popolo sovrano che con cognizione sceglie i propri rappresentanti risulta impraticabile per sopraggiunta inadeguatezza dell'essere umano. E quindi anche il sogno dei grillini di essere i veri alfieri della democrazia diretta via web appare un po' patetico, soprattutto nella misura in cui non si accorgono di essere chiamati a scegliere fra opzioni che sono state fornite loro a bella posta, un cerchio magico, una seduta di autosuggestione. Ma siccome non vorrei che ricadessimo tutti nella sindrome di Weimar e anche sforzandomi di non fare della semplice reductio ad Hitlerum (che Grillo almeno s'è speso per la riduzione degli Stuka e anzi sono io, qui, che passo per atlantista), sì, penso sia legittimo andare a votare per scongiurare il pericolo, tanto viviamo tutti nell'errore ed è esattamente il nostro destino l'essere costretti a perseverare.

2 commenti:

  1. La fai facile a dire di andare a votare. Sui rischi del M5S posso essere d'accordo ma quale alternativa si prospetta? Le forze politiche 'governative' non hanno intrapreso nessun serio rinnovamento malgrado patiscano la crescita del M5S. Sono lì ad aspettare ordini dal quartier generale sperando che prima o poi arrivi la famosa ripresa. Le altre battono sui temi ideologici di sempre o hanno sposato la battaglia no-euro. Tu cosa proponi?

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    1. Non lo so. Dico solo che non metto in croce chi eventualmente decide di andare a votare

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