In effetti ho spesso la sensazione, sintomo di non so quale patologia nervosa, che il mondo mi scorra davanti come uno spettacolo che non mi appartiene, probabilmente mi manca quella fondamentale sicurezza, che perlopiù appartiene agli individui sani, di essere il vero intestatario delle mie azioni, e invece in me questo caotico formarsi di luci, colori e visioni è sempre accolto con una certa riserva. Già pensare di essere se stessi è un grande atto di immodestia.
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