A freddo direi che ha vinto Grillo, hegelianamente ha vinto Grillo, la rottamazione come reazione positiva al fanculismo negativo (Il Renzi come sintesi del movimento dialettico che parte dal socialismo asfittico del vecchio PD pungolato dal negativo grillino e infatti Renzi è il grillismo dei dalemiani: tutti a casa!). Se il PD non avesse espresso al suo interno e al suo esterno questa forma di ribellismo light tutto sorrisi e camiciole sciancrate forse per Grillo sarebbe stata in discesa, ma la storia non si fa con i se e con i ma, anzi, io starei proprio qui a testimoniare, vecchio cavallo di battaglia, che accade solo quel che accade e mai quello che sarebbe potuto accadere e questo passaggio storico non fa eccezione. A freddo direi che ha vinto Hegel e siccome ne consegue che tutto è in divenire e ogni parte e in relazione con l'altra direi che nulla vieta di pensare che all'exploit di Renzi, una volta esaurito il suo credito, potrebbe finalmente seguire l'exploit di Grillo (ma tutto dipenderà da quanto le circostanze vorranno concedergli in termini di credibilità politica e adattamento allo spirito del tempo). (a perdere invece è il centrodestra proprio perché non ha saputo rottamarsi abbastanza - e il rinnovamento è lo Zeitgeist -, Alfano è troppo poco, troppo timido e indistinguibile il suo defilarsi e il suo adeguarsi allo spirito del tempo, per cui Alfano non è suggestivo, non tiene il quid).
Non faccio valutazioni economiche, non sono un economista, mi limito solo a pensare come i successi elettorali dipendano in larga parte non solo dalla capacità di gestire il consenso ma prima di tutto a suscitare la suggestione di una possibile soluzione, la chiamano "speranza" ed è la speranza che genera il consenso. Indipendentemente dalla capacità o meno di risolvere i problemi (che ogni tecnico ha la sua opinione in merito) risulta vincente chi più riesce non già a risolvere il problema, quanto a suscitare l'idea che sia risolto. Quei famosi 80 euro hanno più di un significato indipendentemente dal fatto che siano o meno delle mere partite di giro, con quegli 80 euro Renzi si è mostrato più capace dei sindacati e più concreto dei suoi avversari. In ultima analisi, non è tanto il portato contabile dell'operazione (la sua "verità economica") a dover fare la differenza, a decretarne la validità è bastevole il suo portato di suggestioni (perché concretissima può essere anche la suggestione). A questo punto qualcuno penserà che basti uscire dalla suggestione per abitare il regno della verità ma prima o poi si renderà conto, grattando appena sotto la superficie, quanto sia difficile abitare stabilmente il regno della verità e quanto invece venga più naturale abitare in regno della suggestione (e come la stessa suggestione non sia, in fondo, la verità: di suggestione in suggestione, s'è fatta la storia).
Non faccio valutazioni economiche, non sono un economista, mi limito solo a pensare come i successi elettorali dipendano in larga parte non solo dalla capacità di gestire il consenso ma prima di tutto a suscitare la suggestione di una possibile soluzione, la chiamano "speranza" ed è la speranza che genera il consenso. Indipendentemente dalla capacità o meno di risolvere i problemi (che ogni tecnico ha la sua opinione in merito) risulta vincente chi più riesce non già a risolvere il problema, quanto a suscitare l'idea che sia risolto. Quei famosi 80 euro hanno più di un significato indipendentemente dal fatto che siano o meno delle mere partite di giro, con quegli 80 euro Renzi si è mostrato più capace dei sindacati e più concreto dei suoi avversari. In ultima analisi, non è tanto il portato contabile dell'operazione (la sua "verità economica") a dover fare la differenza, a decretarne la validità è bastevole il suo portato di suggestioni (perché concretissima può essere anche la suggestione). A questo punto qualcuno penserà che basti uscire dalla suggestione per abitare il regno della verità ma prima o poi si renderà conto, grattando appena sotto la superficie, quanto sia difficile abitare stabilmente il regno della verità e quanto invece venga più naturale abitare in regno della suggestione (e come la stessa suggestione non sia, in fondo, la verità: di suggestione in suggestione, s'è fatta la storia).
"accade solo quel che accade e mai quello che sarebbe potuto accadere": perdoni la rozzezza, ma le voglio bene.
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