La prenderò alla larga: ricorderete che quando crollò l'Unione Sovietica si spalancarono le porte del mondo al capitalismo globale, il quale, da vittorioso, maramaldeggiò e cedette alla tentazione di ritenersi unico ed assoluto egemone della storia fino a postularne la fine. Questa cosa ovviamente non andò proprio giù agli orfani del socialismo reale, tant'è che oggi, nemmeno troppo incredibilmente, c'è ancora qualcuno che, magari al netto della doverosa condanna della violenza, non può sottrarsi dal guardare con favore al ruolo assunto dall'Isis, e cioè quello di unico competitor globale in grado di arginare il pericolo estremo del pensiero unico occidentale (almeno c'è dialettica, dicono, e questo è un bene: la storia non è finita). Se c'è qualcuno di voi che si è accorto di pensarla anche solo un poco in questo modo, be', allora abbiamo un problema.
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