Una nota di costume. Sollecitato a fare il nome della mia attrice preferita o di questa o quella soubrettina per cui perderei volentieri la testa mi ritrovavo a fare scena muta, non già per snobismo, ma in quanto mi rendevo conto che il mondo dello showbiz, popolato da donne altissime e irrangiungibili e da uomini incomprensibilmente belli secondo i parametri della mia sensibilità maschile, mi appariva come una grande gipsoteca di statuine che si muovono su uno sfondo tanto irreale quanto fantasmagorico. Esistono davvero? Ricordo che vent'anni fa Fabio Fazio mi si consustanziò dinnanzi all'uscita della Rinascente di piazza Duomo a Milano, ancora troppo poco per credere nella loro esistenza.
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