Sono felice. Sono scampato per un pelo al diluvio, il brodino di vitello è sul fuoco, appena nel pentolino si paleserà l'evidenza del moto browniano ci verserò dentro i sempre ottimi tortellini del Commendator Rana. Nelle considerazioni riguardo al senso dell'esistenza bisognerebbe tener conto anche della fortuna di poter guastarsi un piatto caldo nella propria tana quando fuori diluvia, così come diceva Sir Betrand Russell, la felicità che scaturisce del saper badare a se stessi. Mi sono seduto a tavola, con il brodino fatto da me medesimo, mentre il mondo tutto intorno era acqua e mi sono detto: va be', sarò pure solo, ma mi sembra di essere felice. In certe condizioni di spirito, addolcito dalla spossatezza, l'evidenza della felicità mi sembra ancor più salda dell'evidenza del tempo. Questo attimo di felicità era da sempre destinato a scaturire in me in questo istante, e sempre sarà e ritornerà ad essere, eternamente. Che ficata.
Mi passi l'ingrediente segreto che fa scaturire la felicità dal brodo con i tortelli Rana?
RispondiEliminaSapersi accontentare
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