martedì 1 ottobre 2013

Prevedo l'intensificarsi di impegni lavorativi e quanto mi dispiace, mentre a fare quello che vorrei non mi dispiacerei mai. Lasceremo da parte i libri per ritornare alla pagnotta, sta gran fija de 'na mignotta. Dovrò mettere da parte anche le mie osservazioni sul gradiente di densità delle soluzioni madreperlacee, studi che conduco periodicamente fin dall'adolescenza, e non è giusto, qui si fa un torto all'umanità. Oggi per esempio mi sono messo a correre per non perdere l'autobus e a un certo punto la mia unghia - o meglio, la percezione sensoriale di quel che resta della mia unghia - mi ha detto: "che cazzo fai?". In ogni parte del tutto è conservata la coscienza dell'intero, non si spiegherebbe altrimenti l'accaduto. Ritornando alle divagazione quantiche, mi dicono che non ha senso chiedersi dove si trovava la particella prima di essere misurata. Secondo il modello comunemente accettato dai fisici quantistici la particella si trova nella sovrapposizione di tutti i suoi stati possibili, in una condizione che potremmo definire "platonica" o persino "parmenidea". Poi arriva l'osservatore e la pesca bendato dal bussolotto, come nel bingo, sottraendola al suo stato metafisico per farla riemergere nel mondo sensibile. Vi sto suggerendo che la fisica utilizza categorie filosofiche per dare fondamento ai suoi modelli scientifici. Nel frattempo la SSC Costa Crociere Napoli ha perso con l'HMS Arsenal e i miei vicini non se ne danno ragione, noi qui stiamo a dire che i fisici non si danno ragione dell'atomo e loro di là che non si danno ragione del pallone, e vabbuò.

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