mercoledì 10 giugno 2015

La marcia di Esculapio

Staremmo freschi se tutto il discorso della politica si riducesse all'auspico di incappare come per miracolo nella persona onesta. L'unica cosa che si dovrebbe chiedere a un politico, per interesse e non già per moralismo, è che sappia amministrare bene il denaro pubblico. Per il resto gli incapaci, che siano onesti o meno, alla fine soccombono per legge di natura. Per capacità intendo l'abilità di realizzare gli obiettivi e soprattutto di saperli individuare. Per esempio Renzi ha un'idea un po' naïf dell'Italia che verrà, una specie di neorinascimento hipster, per il resto brancola nel buio. E' per questo che andrebbe giudicato, mica per la sua faccia da schiaffi. Non sappiamo far altro che perderci nella commedia, non ci stupiamo se poi ci suonano Azzurro al posto dell'Inno di Mameli, reminiscenze da strapaese (all'estero ci vedono giusto, ci hanno smascherato in un attimo).

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