È un'espressione infelice "fede nella scienza", perché la scienza non è questione di credere, e nemmeno di avere fiducia, la scienza ha solo l'ambizione di basarsi su dati utili che non hanno bisogno di essere creduti. La proliferazione di esperti in ogni campo che indirizzano i loro pareri dove più tira il vento è la cosa più lontana dall'atteggiamento scientifico che si possa avere. "Ma tu quindi non credi nella scienza?" è ormai equiparabile al vieto "Perdiana, buon uomo, lei dunque mi sta dicendo che non crede in Nostro Signore?". E davvero la scienza ormai assume il ruolo di ultimo idolo, ma questa è la scienza che è diventata occasione di perbenismo da spendere sull'agorà scimunita dei social, della scienza vera, in tutto questo bailamme, giunge solo la lontana eco. La pedanteria di questi cicisbei della "scienza ufficiale" è diventata deleteria per la disciplina.
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