È segno della corruzione dei tempi che dopo la reductio ad Hitlerum ci tocchi la reductio ad Fusarum. Povero Diego, eppure i libri glieli pubblicano ancora, ci sarà pure un motivo. D'altronde è anche vero che Diego è ormai scivolato nello scaffale limitrofo ai Morelli e ai Recalcati, io ambisco invece allo scaffale degli Hegel, dei Berkeley, dei Kant, ambisco a diventare un classico (rido). Anzi, sapete che vi dico? Che arrivare in libreria, oggi come oggi, è motivo certissimo di imbarazzo vista la reductio ad Minchiam a cui vengono condannati tutti gli autori, seri e meno seri, ridotti a strenne e a scatole di cioccolatini per lettori dalle controverse capacità cognitive. Ci sono ancora i libri sulla Casta, ci sono quelli contro la Russia, ci sono quelli a favore della Russia, non ho visto quelli di Burioni che sono passati di moda, insomma, uno sciocchezzaio senza limite, puro apeiron privo di forma e di contenuti, coronato dal dvd di Rambo scontato del 70%. Ho visto sì un libricino di Bakunin sull'anarchia (mi trovavo alla Feltrinelli, Giangiacomo, il traliccio di Segrate, ecc.), o qualcuno che gli somigliava nel nome, ma con una copertina così perfetta nel suo accattivante packaging che ci si aspettava di trovarci dentro anche la pubblicità del Coccolino. Le librerie sono diventate dei Lidl, i negozi di dischi dei negozi dell'antiquariato, otto miliardi di persone non fanno un supercervello, fanno un supercolon.
sei in splendida forma
RispondiEliminaEh, per forza, nomen omen.
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