Anche per Spinoza il solo pensare l'Ente perfettissimo implica necessariamente la sua reale esistenza. Per cui la Sostanza, l'Ente perfettissimo che Spinoza identifica con Dio, è ciò che è causa di sé stessa a motivo della sua stessa natura, vale a dire che esiste per causa propria e non per un'ulteriore causa esterna.
E' noto che il Dio di Spinoza non è il Dio della tradizione religiosa bensì il principio da cui scaturiscono necessariamente tutte le cose, un ente privo di intenzioni, che produce il mondo come le proprietà di un triangolo scaturiscono dall'essenza della figura geometrica.
E' noto che il Dio di Spinoza non è il Dio della tradizione religiosa bensì il principio da cui scaturiscono necessariamente tutte le cose, un ente privo di intenzioni, che produce il mondo come le proprietà di un triangolo scaturiscono dall'essenza della figura geometrica.
Riguardo l'argomento ontologico, sempre in bilico fra tautologia e definizione auto-dimostrante, occorre invece dire che è probabilmente l'oggetto del contendere che genera avversione, quel Dio che si vorrebbe assolutamente dimostrato come esistente partendo dalla sua stessa definizione, cosa che finisce per introdurre in una questione prettamente logica valutazioni di carattere politico (perché Dio è sempre politico), con tutte le implicazioni del caso.
Nessun commento:
Posta un commento