Con questa legge si fa il sindaco d'Italia, se ne sta in carica per cinque anni (nelle intenzioni), che è il tempo minimo richiesto dalle necessità della moderna pianificazione economica e per il decorso medio di una gastrite cronica (a chi tocca nun se 'ngrugna). Un CEO, insomma, un amministratore delegato, il quale, qualora mandasse in vacca la società, potrà sempre essere sfiduciato dal consiglio di amministrazione e dai preposti organi di controllo. Regge il paragone aziendale? Se non regge fa lo stesso. Se dovessimo cambiare governo ad ogni uzzolo del popolo sovrano capirai il casino, il caos continuato e permanente esporrebbe la nazione agli attacchi speculativi oltre ad allontanare gli investitori stranieri, tipo Mr. Bee. Non è più il tempo dei governi balneari, e questo mica perché lo dice Renzi, ma perché è lo stesso assetto planetario ad esigere una certa stabilità degli esecutivi. Oggi come oggi non è certo la politica a guidare gli stati, è l'apparato economico-finanziario a dettare l'agenda e le tempistiche, ha bisogno insomma di trovarsi di fronte degli interlocutori certi, e la politica si deve adeguare. Non vi sta bene? Datevi all'antagonismo ma per favore lasciate in pace l'Expo, lasciate almeno che lo finiscano.
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