lunedì 22 settembre 2014

Der alte Bastard




Vi dirò, non pensavo di trovare ne Il mondo come volontà e rappresentazione un testo così immediato, gradevole e dotato per giunta di un certo respiro letterario, certo lo si poteva intuire ma scoprirlo sul campo rende la cosa ancor più gradita. Non si incorre in una banalità nel dire che certi testi, per apprezzarli, vanno letti al momento giusto, mentre trovo un po' sterili le critiche di scarsa coerenza etica mosse al suo autore, come se il filosofo dovesse vivere per forza di cose conformemente al suo pensiero, per dare il buon esempio, e dovesse letteralmente rintanarsi a meditare in religioso silenzio dentro una caverna, come lo Zarathustra di quel balengo di Nietzsche. A Schopenhauer, in genere, spetta lo stesso trattamento riservato al suo affine italiano, e cioè al Giacomo Leopardi, gente pessimista che si negava la voglia di vivere per un difetto del proprio carattere o per una malattia dello spirito (gobbi e bruttarelli che hanno avuto poca fortuna con le donne, poveri sfigati), come se la voglia di vivere fosse in sé la cosa più giusta e l'afflizione la più sbagliata. Schopenhauer prestava il suo binocolo alle guardie per sparare sul popolo in rivolta (la fatwā dei marxisti), Schopenhauer una volta ha spinto una vecchietta giù per le scale, Schopenhauer era un egoista, amava più il suo cane del resto dell'umanità, e per finire Schopenhauer era ferocemente invidioso, alla faccia della noluntas: e che non lo sai che ognuno ha da lottare con la voluntas? Il 14 novembre 1831 muore a Berlino Federico Hegel forse colpito da colera, la volontà di vivere suggerisce invece a Schopenhauer di scapparsene a gambe levate: quale migliore prova della sua esistenza!

3 commenti:

  1. Lessi Der Welt la prima volta a 24 anni e fui colpito proprio dalla chiarezza e bellezza della scrittura. Mi pareva persino di averlo capito.Naturalmente è solo con il tempo che ho potuto intuire, nel mio piccolo, il flusso geniale del suo pensiero.
    Con i decenni è sempre stato lui, il vecchio bastardo da cui tornare quando gli altri ti nauseano con la loro supponenza sistematica o anche asistematica (vedi Nietzsche). Conforto delle giornate nere più di ogni altro. Oltretutto non disdegnava la patonza. Bello il ritratto con l'occhietto acuto di chi sta per tirarti un calcio.

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  2. Nel pensare che ogni uomo che commetta un atto malvagio avverte, sempre, un disagio, un rimorso, e nell'essere certo che sulla compassione come identificazione istintiva, immediata, con la sorte di chi soffre, sia possibile fondare l'unica morale possibile, Schopenhauer non era certamente pessimista.

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