In tutto questo bailamme sull'art. 18, sul diritto alla reintegra ecc. ecc., manca fatalmente l'ingrediente principale, l'oggetto del contendere, e cioè il lavoro, questo trapassato che danno ancora per vivo, pare di assistere a una dotta disquisizione fra cerusici che fingono di non avvedersi del cadavere per non allarmare oltremodo i familiari (i quali, però, già da un pezzo si sono accorti del puzzo). Non si cada poi nell'errore di considerare quella del sindacato la sola posizione astratta che discute di una realtà che non esiste, perché anche la sua controparte thatcheriana, opportunamente declinata all'italiana, non ha più presa sulla realtà di una discussione sul sesso degli angeli. E' tutto il dibattito politico nostrano che soffre strutturalmente di un eccesso di astrazione, tant'è che risulta negli effetti astratta anche la ricorrente pretesa renzian-berlusconiana di farsi paladini della concretezza.
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