Si potrebbe immaginare un Rigoletto rivisto e attualizzato ai tempi del #MeToo, in cui Gilda, meno sprovveduta e scaltrita dai tempi che corrono, coglie al balzo la possibilità offertagli dal Duca col quale stringe un patto scellerato: tu continua pure a saltellare fra questa e quella, che per te pari sono, ma intanto sono stata molestata e reclamo i miei diritti, tu corri pure dietro alla di Cepran la sposa o alle tue sgallettate da osteria, ma almeno mi mantieni, stronzo. (questo non sarebbe stato possibile ai tempi del Rigoletto per via dell’assenza di una Zeitgeist che ispirasse un codice davvero civile, la forza faceva semplicemente il diritto e tanti saluti alle Gilde che se la prendevano in saccoccia, poverette).
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