àbaco. Dal latino abacus, tramite la forma genitiva ἄβακας del greco ἄβαξ, che proviene a sua volta dall'ebraico חשבונייה, “polvere”. (Wikipedia). Giacché i primi abachi erano delle semplici tavolette di argilla o di legno sulle quali si spargeva polvere di sabbia per tracciarne sopra dei segni con le dita. L’abaco dunque antesignano dei tablet e delle calcolatrici, utilizzato in Europa e in Asia fin dai tempi antichi e durante il medioevo, nella sua forma a lapilli (sassolini), bottoni, gettoni e ad anelli. Sappiamo tutti come funziona: la colonna delle unità, delle decine e delle centinaia, in prima elementare ognuno di noi doveva averne uno personale in dotazione. Già nel tardo medioevo cominciarono a formarsi due scuole di pensiero, gli abachisti, coloro che si servivano dell’abaco per fare i conti, contrapposti agli algoristi, che usavano invece il calcolo scritto. Le “scuole d’abaco” erano nel Rinascimento il corrispettivo dei nostri istituti professionali (quali l’itis e le scuole professionali per il commercio) atti a formare le classi artigianali e mercantili. Il Cancelliere dello scacchiere, il ministro del tesoro e delle finanze britannico, è chiamato così ancora oggi per via “del tipo di abaco usato in Inghilterra nel Medioevo: il calcolo dei tributi dovuti al re veniva fatto su un tavolo a scacchiera” (Wikipedia). E bravo l’àbaco.
abàrico. Dal greco bàros, peso. Detto del punto in cui cessa l’attrazione gravitazionale della Terra e inizia quella della Luna (Zanichelli). Una sorta di punto di equilibrio della forza di gravità, come il centro della centrifuga.
abasìa. Dal greco bàsi(s), andatura. L’incapacità di camminare dovuta a problemi di carattere piscologico senza che vi sia una paralisi effettiva degli arti. Espediente largamente usato in letteratura, come per esempio per il caso di Clara, l’amica di Heidi, che non camminava per fattori essenzialmente psicogeni. Io da piccolo caddi malamente dalla bicicletta condotta dalla nonna che cadde rovinosamente a sua volta pure lei, ammaccato e avvilito non volli camminare per alcuni giorni, il dottore disse che era solo paura (la prima di una lunga serie di diagnosi affini).
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