Secondo una nota corrente di pensiero la verità sull’esistenza è che fa schifo solo che l’abitudine a viverci dentro ce lo ha fatto dimenticare. Altrimenti perché mai il neonato appena scodellato si metterebbe a piangere? Qui fa freddo, c’è la fame, la cacca, la sete, la piscia, c’è il male, c’è la malattia, insomma, uno schifo totale. Solo che per assuefazione ci si fa il callo e dopo un po’ ti prende pure una certa allegria. Ingiustificata. Una volta che comprendi che la vita, anche nelle cotture più alte della gioia, è profondo schifo e sofferenza avrai raggiunto il tuo personale nirvāṇa, che non sarà né un qualcosa di simile alla gioia né tanto meno alla sofferenza, sarà solo qualcosa di simile alla pace sostenuta dal distacco, dalla distanza.
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