sabato 2 febbraio 2019

Avvinti

Diceva Freud mutuando da Schopenhauer: "L'Io non è padrone in casa propria". C'è una volontà che ci precede, quasi fosse espressione della nostra carne prima ancora della mente, istanze irresistibili eppure percepite come insorgenti autonomamente, in conflitto con le intenzioni dell'Io. Si tratta di un primo indizio alla soluzione del caso, che la libertà non esiste. Non esiste in senso anche più profondo, e non si mostra. Ma, come dice bene Umberto Galimberti, che non esista la libertà non significa che non esista un'idea di libertà che fa storia, allo stesso modo in cui esiste un'idea di Dio anche se Dio non si mostra. Del nostro volere la libertà non possiamo liberarci, e il giorno in cui comprendi che la libertà non esiste per un attimo ti può anche accadere di sperimentare una pace infinita, come di soluzione che avevi sempre avuto a un palmo dal naso, ma appunto è solo un attimo e poi riprende l'affabulazione del mondo.

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