Ieri sera con un’amica parlavamo del fatto che è ovvio, anche i filosofi quando sbattono il mignolo del piede contro la lavatrice tirano le madonne (io sono quello che si è scoperchiato un’unghia del piede sopra un termosifone, poi riscresciuta), ma quando invece si esce dal dominio della “piccola anima”, cioè dal dominio dell’esperienza quotidiana e del senso comune, la “grande anima” indica che la realtà è più simile a un’esperienza onirica appena più vivida del sogno notturno e che il mondo materiale è una ricostruzione ideologica a cui vogliamo credere.
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