(Per rilassarmi e impegnare il mio tempo nobilmente continuo nei miei studi schopenhaueriani, dopo la Quadruplice radice sto leggendo Il mondo e prendo appunti)
Il mondo come volontà e rappresentazione. Libro I
Il mondo come volontà e rappresentazione. Libro I
- Il mondo è rappresentazione, esiste cioè sempre e solo in relazione al soggetto che se lo rappresenta. Un mondo che esistesse in sé, indipendentemente dal soggetto, è una contraddizione, in quanto il mondo appare nella sua determinata forma proprio in ragione del modo in cui viene intuito dal soggetto.
- Spazio, tempo e causalità non sono proprietà di una realtà in sé che agisce sul soggetto dall'esterno, rappresentano invece i presupposti stessi di ogni esperienza possibile e immaginabile, l'a priori, cioè il precedere ogni esperienza, l'esserne la condizione ("L'intero mondo degli oggetti è e rimane rappresentazione [...] detto altrimenti, esso possiede una idealità trascendentale").
- Non si danno oggetti senza soggetti, e viceversa, gli uni presuppongono gli altri. Se vi fossero solo oggetti senza soggetti non vi sarebbe nessuno a percepirli nella loro particolare forma (ogni oggetto esiste in un determinato modo proprio perché è percepito dal soggetto in quel determinato modo), al contrario, l'esistenza del soggetto presuppone implicitamente la presenza degli oggetti, mediati o immediati che siano (oggetti mediati sono le cose, oggetti immediati i nostri propri corpi). Viene superata la disputa sull'esistenza della realtà esterna.
- "Non si conosce mai l'essere, ma sempre solo l'agire degli oggetti". La materia è azione degli oggetti sugli altri, la sua intima essenza si esprime in quell'agire (mia osservazione: "Energia" è ciò che agisce, che ha capacità di agire; osservazione di Schopenhauer: Wirklichkeit che significa "effettivamente reale" ha la stessa radice di Wirken che vuol dire "agire"). La materia si identifica con il principio di causalità, il quale costituisce assieme a spazio e tempo la forma a priori della manifestazione empirica del mondo.
- "Solo la coscienza è data immediatamente, perciò il fondamento della filosofia è limitato ai fatti della coscienza: ossia essa è essenzialmente idealistica".
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