martedì 8 dicembre 2015

Tout est pardonné

Dunque possiamo dire che oggi la scena era tutta per il Giubileo dei miserabili. Ecco, mi è venuto da pensare che anche i non credenti, per avere più presa sul popolo, dovrebbero creare le loro liturgie, gran parte del piacere di essere cristiani si risolve infatti nella rappresentazione scenica, nei gesti, nei rituali, nello sfavillio dei costumi e degli allestimenti. Ci sono atei, per esempio, che ne sanno più di un cardinale in fatto di etichetta, io appartengo ai distratti, di quelli che proprio non se ne curano. Subito dopo il Giubileo vengono i primi verdetti dei gironi di Champions League, ma ahimè anche lì, causa esclusione delle milanesi dalle coppe, non saprei dirvi di più. Devo dire invece che mi è rimasto impresso l'articolo di Langone sull'Immacolata*, nella parte del dogma da accettare così com'è, a scatola chiusa, per sgomberare la mente dai pensieri complicati e spianare le rughe del viso, ma soprattutto nella parte dell'onomastica: Concetta, Immacolata, Carmela, le cugine morbide dai ventri ospitali (ospitali alla vita), amadriadi della gigantomastia... ma si è fatta una certa, è l'ora della camomilla, bonne nuit.

1 commento:

  1. L'ho letto l'articolo di Langone,con grande fatica, ma mi sono costretto a leggerlo tutto. Scusa il liguaggio volgare, la solita grande stonzata. Come il Giubileo del resto. Creare l'altare ateo con bella liturgia e sfavillante coreografia per attirare il popolo, magari potrebbe funzionare visto la stupidità in circolazione. I primi da invitare alla cerimanonia tutti i politici, a cominciare dal presidente della repubblica, chissà che questo paese ne possa avere giovamento.

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