Certo, il grande capitale finanziario globale non è il bene assoluto, ma
rappresenta un problema che non è progressivo affrontare nella presente
fase storica, poiché anche chi è comunista deve capire che in Occidente
non ci sarà mai un’evoluzione verso la socializzazione dei mezzi (anche
finanziari) di produzione fin quando sopravviveranno diffusi interessi
di tipo piccolo e medio borghese (e l’eventuale prevalere, qui ed ora,
di tali interessi su quelli del grande capitale, vedi eventualità di una
deflagrazione dell’eurozona, porterebbe esclusivamente svantaggi alla
classe operaia, vedi potere d’acquisto dei salari). Nella presente fase storica, le grida contro il grande capitale
finanziario globale sono grida in difesa della piccola e media
borghesia. Sono grida reazionarie.
La mia preferita fra i materialisti storici* (anche se la introdurrei volentieri alle durezze del neoparmenidismo).
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