Una nuova categoria di infotainment: gli scienziati che vanno in orbita e ci mostrano come fanno la pipì, poi come si fanno i peli del naso, poi quelli del pube. Non è colpa loro, glielo dice la NASA di farlo, per contratto. Arriveremo ai porno girati in orbita. Tutte quelle goccioline in sospensione, non farmici pensare, ci vorrebbe un tubo. Le stelle ci guardano. La NASA non camperebbe senza un po' di circo, sossoldi. Gli astronauti lo fanno in piedi, una manna per l'ernia al disco. Nuove posizioni: la carriola perpetua, la forbice volante, la pecorina elettrica. Ah ma lavorano anche, piantano fagioli a gravità zero per vedere se crescono al contrario. Noi abbiamo quella scienziata, quella coi capelli dritti, è brava. Anche Parmitano, che ha portato il parmigiano. Eccellenze italiane in orbita, roba da farci una ventina di cinegiornali regionali, Bonaccini tutto gasato. Se lo gasi ancora un po' arriva in orbita senza bisogno dell'astronave. Comunque, adesso possiamo guardare fino ai limiti dell'universo, ci sono ancora galassie, ma a qualcuno viene il dubbio che siano sempre quelle che stiamo guardando, ripiegate su se stesse, lo fanno apposta. Si divertono, le stronze. Non gliene frega niente che ci vuole tutto quel carburante per mandare in orbita i telescopi, se la ridono. Comunque adesso Astrosamantha inventa un carburante potentissimo che non inquina estratto dalla radice del sedano, una pianta inutile, che è stata sostituita dal dado. Da grandi tutti volevano fare gli astronauti, io il consulente ecobonus, ma mi han detto che ci vuole la laurea in scienze politiche. Ai filosofi propongono invece posti da bidelli. Se sai fare i nodi marinari ti assume Elon Musk per chiudere gli sportelli del Dragon. Che bello lo spazio, però è faticoso da pulire.
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