Là fuori ci deve essere una guerra, una guerra con dei morti uguale a quelle che si combattevano in Afganistan e in Kosovo, e come quelle che si combattono tutt'ora in giro per il mondo. Ma questa guerra è diversa, primo perché è vicina, secondo perché Putin, ci dicono, vuole conquistare il mondo. Ci scuseranno le altre guerre se dunque noi siamo tutti presi dalla nostra e non mettiamo più il naso nelle loro, anche se le facevamo per portare la democrazia. Russi e Ucraini hanno vecchie ruggini che risalgono ai tempi di Mazeppa, quello che facciamo è dunque entrare in vecchie ruggini che hanno preso la forma di una faida, una cosa molto pericolosa, col rischio di prendersi una coltellata destinata ad un altro, ma ormai è deciso, e se loro lanceranno l'atomica noi in risposta ne lanceremo quattro. E poi, avete letto, forse una piccola guerra atomica può invertire il riscaldamento globale, c'è da ben sperare, dunque.
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