Tirava e tirava la locomotiva tedesca, finché un bel giorno si mise a tirare così forte da far arrabbiare i padroni della ferrovia, e allora cominciarono col tagliarle il carbone e poi le fecero due buchi nelle ruote. La locomotiva tedesca per un po' continuò a tirare, ma ben presto l'inerzia s'impadronì dei vagoni e quando anche quel poco di carbone che aveva messo da parte per i casi di emergenza finì, per la locomotiva tedesca non ci fu più niente da fare, e andò in recessione tecnica. La locomotiva tedesca si tirò appresso la locomotiva francese, e quella francese si tirò quella spagnola e quella italiana, che già da tempo arrancavano faticosamente in salita, e il padrone della ferrovia diede la colpa di tutto a Putin. Siccome Putin faceva la collezione dei crimini di guerra, una colpa in più, una in meno, non gli faceva nessuna differenza, e così, morale della favola, per andare a prendere il caffè a Parigi adesso dovremo prendere il cavallo.
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