Che cos'è l'uomo? Un oggetto che pensa. E ne siamo intimamente convinti. Ma già il concetto di oggetto è problematico, come può esistere infatti quell'oggetto in quella determinata forma indipendentemente dal soggetto che lo esperisce secondo le qualità proprie del suo percepire? In realtà non è nemmeno corretto pensare che esista una realtà oggettiva in sé che viene interpretata dal soggetto in quanto questa realtà in sé non è manifesta per sua stessa definizione. Pensare che debba esistere una realtà in sé a cui si rivolge la percezione è come pensare che debba esistere un dio per giustificare l'esistenza del mondo, la cosa in sé è un pensare metafisico. E allora che cos'è l'uomo? E' un ente che pensa, e per ente si intende un essente, un qualcosa che si manifesta, pensarlo materiale, al pari di una lampada, è già un eccedere.