Studiando a fondo l’idealismo, il quale riduce la realtà a sogno razionale, mi sono reso conto di come ci facciamo impressionare dalla presenza degli oggetti (e non può essere altrimenti), e allora evochiamo questo nuovo dio che è la materia e ci riempiamo tutto come una gettata di cemento, eppure, incredibile a dirsi, quella materia rimane pur sempre la sensazione immateriale di una presenza materiale, e il giorno che lo comprendi ti senti più leggero, perché la materia pesa.
Quando prendi la porta sul naso, per esempio, è la materia quella che senti? Ovviamente sì. Ma quella materia è fatta esclusivamente di dolore, di formicolio all’osso, di un particolare sapore, di un particolare calore, l’incontro con la materia si traduce tutto in una sequenza di sensazioni.
Il giorno che ci spiegheranno incontrovertibilmente il passaggio dal piano materiale a quello mentale sarà un gran giorno, più facile negare tout court il dualismo.