Per la fenomenologia le cose esistono nella misura in cui si mostrano: l’interno di un albero non è dato per certo finché non viene tagliato. Non è un bel modo di concepire la realtà? E’ fantastico, la vita è come un disegno che si crea mano a mano davanti agli occhi, come nelle simulazioni al computer (it from bit), e inoltre il concetto non è poi così distante da certe conclusioni della fisica contemporanea.
Einstein un giorno chiese al fisico Abraham Pais: “Veramente lei è convinto che la luna esista solo se la si guarda?”
Nella meccanica quantistica “una particella non esiste in un punto preciso dello spazio, ma conduce una sorta di esistenza solo potenziale, dispersa nello spazio stesso in una distribuzione di probabilità, e acquista una posizione precisa solo in virtù di una misurazione”.
Qui la fisica è andata perfino oltre la presunta follia dei filosofi.