Quel libricino che sto
leggendo, “Il pensiero politico della destra”, stampato nel 1996,
è di Michele Prospero, che oggi ritroviamo come responsabile
culturale di Sinistra Italiana. Parte da de Maistre per proseguire
con Antonio Rosmini e arrivare a Nietzsche e Schopenhauer. Ecco,
Nietzsche e Schopenhauer. Schopenhauer di destra? Inequivocabilmente,
perché avrebbe volentieri dato il suo binocolo ai militari impegnati
nella repressione, perché disprezza il popolo definendolo “plebaglia
scatenata”, non ultimo, aggiungo io, perché ha fatto ruzzolare giù
per le scale una vecchietta. Nietzsche di destra? Be', sì, però,
bisogna distinguere... Nietzsche sarebbe ascrivibile alla sinistra
per la parte che riguarda la critica all'apparto morale
cristiano-borghese. Certo, disprezza il socialismo e ogni forma di
impresa solidale però occorre sottrarlo alle grinfie di chi vorrebbe
costringerlo “entro il corto circuito del pensiero totalitario”.
Insomma, ancora nel novantasei Nietzsche godeva di un migliore
ufficio stampa.
Nessun commento:
Posta un commento