Alla cassa. Sciura con messa in piega biondo rame è occhialoni coprenti legge il titolone de La Provincia: “LANDRISCINA NON SGOMBERA – Bivacchi: La Lega vuole lo sgombero, il sindaco tace”. La signora scuote la testa e commenta: “Eh, anche quel Landriscina lì non fa niente, e pensare che Salvini ci sta provando ad aggiustare le cose…”. Pure il Landriscina l’è caduto in disgrazia. Uomo del fare, ex primario del pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Anna, vinse in quota Forza Italia contro il candidato renziano del Pd, tuttavia imprenditore, ma del web. C’è che la bellissima perla del lago, che ce la invidiano perfino gli attori del cinema, soffre d’incuria e dell’inciviltà dei migranti e degli accattoni che bivaccano sotto i portici e sulle panchine con le loro buste della spesa. Landriscina, la cui ordinanza anti-accattoni emanata sotto Natale e voluta dalla vice sindaca Locatelli, ora Ministra della Famiglia, diventò un caso nazionale provocandogli pure un certo travaso di coscienza, questa volta non ci tiene a passare per cattivo. Chi la spunterà? Ma la Lega, ovvio, perché per la sciura i bivacchi sono come la polvere sui mobili, il furestée che entra in casa senza pattine, non sta bene, tutto deve essere in ordine e risplendere come se ci avessero passato il mastrolindo, questa nostra sensibilità al sud non ce la capiscono.
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