Dice che la chiesa di Sant'Antonio Abate, la chiesa dei crociati*, sta cadendo a pezzi, proprio adesso che avremmo così bisogno di accendervi un cero. Al contrario, dico io, non è degrado ma un'opera d'arte, il sublime sgarrupato, come nei quadri di Gerolamo Induno. E poiché l'estetica è madre dell'etica, c'è pure il risvolto morale: nel muro che si scrosta, nel soffitto che crolla, la testimonianza di tutte le povertà del mondo (è un segno della provvidenza). Dunque perché ti danni l'anima, perché t'indigni, se nel tempio opera incontrastato lo Spirito Santo?
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