Si vota essenzialmente per fare un dispetto, "atto spiacevole provocato da stizza e risentimento", per "astiosa contrarietà o sorda irritazione", per cui inutile che ci lamentiamo se poi tutto l'apparato della comunicazione politica va proprio a battere lì dove il dente duole, se si ingegna in tutti i modi per andare a toccare i nervi scoperti, che sono poi quelli che fidelizzano di più la clientela. E d'altronde, anche l'uomo sommamente informato che pensa di essere mosso da motivazioni esclusivamente razionali finisce per farsi trascinare dal suo stesso ressentiment, così oggi odia Salvini come in passato ha già odiato Renzi e Berlusconi, e si indispettisce, come una zitella di buona famiglia che si vede soffiare tutti i suoi buoni argomenti dalla zoccolona di turno, perché gli uomini sono degli animali, che bastano un paio di tette sventolate al momento giusto per farli girare tutti dall'altra parte.
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