giovedì 30 maggio 2019

Arduino

Arduino era il rito d'iniziazione, il passo da compiere per entrare nel mondo dei grandi, il nonno mi portava da lui con la scusa che doveva far imbastire le suole, che lui non teneva la macchina, così mentre Arduino faceva andare la Singer io rimanevo incantato dallo spettacolo dei poster che tappezzavano di donne nude le pareti del suo atelier, certe signorine con delle robe scure fra le gambe che non si capiva bene che cos'erano, ma una pure l'avevo riconosciuta, era Loredana Bertè mi pare in costume da aerobica però senza costume, con una zazzera di capelli scuri sia sopra che sotto e il paginone centrale di Blitz con Trucula Bon Bon. Sembrava la cabina di un camion di meloni, impossibile guardare da un'altra parte, ogni spazio era occupato da donne nude che nella luce decrepita della lampadina parevano come caramellate, lucide come cotechini usciti dal brodo. Era una vera enciclopedia quella di Arduino, primo tentativo di una riorganizzazione ragionata del sapere, anticipatore di tutti gli youporn a venire. Arduino era pelato, alto un metro e cinquanta e con due occhietti un po' inquietanti da faina, dice che le signore non ci volevano andare a farsi aggiustare i tacchi, ci mandavano i mariti.

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