Si dirà: sì, pero Nietzsche non parteggiava, il suo era un discorso schietto e obiettivo sulla miserevole genealogia dei nostri buoni valori borghesi. Questo di solito se lo dice l'ingenuo, l'infatuato oppure il nietzschiano di sinistra per mettersi a tacere la coscienza. In realtà la partigianeria di Nietzsche per quel supposto spirito aristocratico che sarebbe prerogativa degli uomini superiori, purificati, idealizzati dalla lente deformante della lontananza storica è già tutta contenuta in quella Nascita della tragedia che è opera prima è fondamentale, già tutta ammantata di attaccamento morboso alle vestigia classiche del passato. Quello "spirito aristocratico" che tanto affascinava Nietzsche esisteva solo nelle suggestioni che il wagnerismo gli aveva inculcato fin dalla giovinezza e che lo hanno ammorbato per il resto dei suoi giorni, l'intera opera di Nietzsche si può leggere benissimo come la lamentazione dell'allievo disilluso dalla conversione al cristianesimo del Maestro, reo di tradimento verso gli spiriti guerrieri del Valhalla (vedi Nietzsche contra Wagner).
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