Trump è il game changer, come dicono gli esperti, nulla sarà come prima, sono curioso. Mi spaventa un po' questo minacciato disimpegno della NATO, la vedo ancora troppo deboluccia l'Europa, vaso di coccio fra vasi di ferro, ma può essere l'occasione buona per vedere di che pasta siamo fatti, o si cambia o si muore (quindi si muore). D'altronde anche in me è cambiato qualcosa, è bastata quella certa parolina, "tumore", seppur subito seguita da un consolante "benigno", per spegnere quel poco di luce che ancora alimentava una seppur vaga speranza di eternità. Già prima ero leopardiano, figurarsi ora. Leggo molto e continuo a scrivere, il conforto delle opere d'ingegno. Per esempio "I Signori Golovljov" di Michajl Saltykov-Ščedrin, un capolavoro del suo genere. "Amo la Russia fino alla sofferenza, non posso immaginarmi altrove. Certo là, all'estero, si sta bene, eppure qui è meglio. E' meglio perché si soffre di più". Perennemente in lotta con la censura, schifato dai colleghi (Turgenev) e accusato di non amare la Russia (Dostoevskij). Bisogna voler bene a Saltykov-Ščedrin. Buonanotte.
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