Ieri sera a Scarabeo ho scritto la parola "supercalifragilistichespiralidoso" senza usare le 'Z' in segno di protesta contro Putin, e ho abbassato il termostato a 18° come ha detto di fare il noto attore Alessandro Gassmannn, l'uomo del gas (nomen omen), per colpire anche noi nel nostro piccolo l'economia russa. Ho letto su internet che se adeguatamente coperto, il corpo umano può resistere anche a -20°, per cui abbiamo ancora un ampio margine per ulteriori ed eventuali slanci rivoluzionari, e se mai vi si congelasse il naso, indossate le mascherine ffp2, che è ormai corredo obbligatorio dell'eroico cittadino rispettoso, soprattutto al chiuso.
Eh già, la gente muore in Ucraina, non è un videogioco, così ho pensato di onorarla indossando per un giorno una felpa con i colori del battaglione Azov, che ci assicura l'Huffington Post non essere nazista: "La propaganda di Putin non ha senso, non c'è nulla da denazificare a Kiev. Il Governo però ha irregimentato i super-estremistri di destra del battaglione Azov nell'esercito regolare." Vabbè, sarà stata una svista di Zelenskyy, e poi i nazi menano forte, in un esercito possono sempre tornare comodi. Zelenskyy potrebbe anche rendere pan per focaccia a Putin asserendo che vuole decomunistizzare la Russia, così a cazzate staremmo pari.
Mi sono anche ripromesso di non ascoltare più Mussorgsky e di non leggere più Dostoevskij, che per la cronaca non leggevo anche prima di Putin perché andava troppo per le lunghe; leggerò solo Bulgakov, che è ucraino seppure di origini russe, però bianco, e se non incrocia Beppe Sala potrebbe anche farcela a scamparla dallo sparire dalle librerie milanesi.
Voi ridete, ma queste cose sono vere, e chiunque passerà da questo post fra qualche anno lo guarderà e ci compatirà, sempre che fra qualche anno non siamo messi anche peggio, il che, visto l'andazzo, è possibile.
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